Vaccini obbligatori a scuola, a Fano almeno 180 bimbi rischiano di restare fuori dall'aula

E' corsa per mettersi in regola e caos all'Asur

L'ambulatorio vaccinale di Fano

L'ambulatorio vaccinale di Fano

Fano (Pesaro e Urbino), 25 agosto 2017 - L'apertura delle scuole si avvicina ed è caos all'Asur per le vaccinazioni obbligatorie diventate legge il 28 luglio scorso. Per accedere alle scuole materne e d'obbligo, infatti, i genitori dovranno presentare un'autocertificazione sui 10 vaccini imposti, fino ai 16 anni d'età, dal ministero alla Salute. In alternativa deve essere il sistema sanitario nazionale a confermare l'avvenuta vaccinazione, entro il 10 settembre per le scuole dell'infanzia e il 31 ottobre per l'obbligo. Un carico di lavoro difficilissimo da gestire con il personale sotto organico per questa ulteriore incombenza. A Fano sono circa 30 l'anno i neonati assolutamente non vaccinati con 180 famiglie famiglie a rischio sanzioni amministrative sono nella fascia di età 0-6 anni (600 bimbi se si considera tutto il Distretto) mentre sono 90 l'anno i non vaccinati per Morbillo-Parotite-Rosolia che fino ad oggi è stato un vaccino “fortemente consigliato” ma non obbligatorio (200 l'anno nel Distretto con una proiezione di 1440 ragazzi nell'arco dei 16 anni di nuovo obbligo).

Facciamo dalle 50 a 60 vaccinazioni al giorno – spiegano i dottori Massimo Agostini e Marco Monaldi dall'ambulatorio vaccinazioni di via Borsellino – quando di routine siamo sull'ordine delle 40/50. In questo periodo stiamo aumentando notevolmente in relazione alle legge Lorenzin per cui abbiamo anche aumentato le sedute vaccinali”. Le vaccinazioni si effettuano solo su appuntamento. A Fano lunedì martedì e mercoledì; a Mondolfo il venerdì; a Fossombrone lunedì martedì e giovedì, a Pergola il mercoledì: sempre di mattina dalle 8.30 alle 12.30 (il martedì a Fossombrone anche il pomeriggio mentre a Fano dal primo settembre si andrà avanti ad oltranza). “Quattro ambulatori con il personale che è sempre quello – spiegano i medici - ma con un aumento del carico di lavoro che non è solo la somministrazione del vaccino, ma anche la registrazione, le procedure connesse con chi non si vaccina: contestazione, chiamate, colloquio...”. In questi giorni i telefoni sono roventi. “I genitori chiedono informazioni. Da parte nostra inviteremo gli inadempienti alla vaccinazione tramite lettera raccomandata. Partiremo con bambini da 0 a 6 anni perché la prima scadenza è il 10 settembre: i bimbi di asilo e materne non possono frequentare se non hanno o autocertificato o presentano una documentazione, che noi manderemo a casa e alla scuola, dove i genitori si impegnano a mettersi in regola con la vaccinazione. Entro il 10 di marzo la verifica della documentazione”.

Ora è corsa a vaccinare i bimbi che hanno fatto tutti i vaccini obbligatori ma non quelli consigliati come Morbillo-Rosolia-Parotite. Il problema saranno poi i bimbi totalmente inadempienti. “Credo che chi è no-vax rimanga tale. I dubbiosi invece potrebbero fare una scelta diversa. Un bimbo di 8 anni non vaccinato potrà continuare a frequentare la scuola. Sarà compito della scuola assegnarli rispetto ad una classe fatta da una buona copertura vaccinale. Intanto noi faremo calendari personalizzati per il recupero di questi soggetti. Ci vorranno mesi per intercalare quelle vaccinazini che dopo i 3 anni, non possiamo più associare”.