Fano, i vandali decapitano l'opera di Papagni

‘La sentinella’ è posta all’ingresso del complesso di Sant’Agostino

Fano, l’artista Giuseppe Papagni tiene in mano la testa mozzata della scultura

Fano, l’artista Giuseppe Papagni tiene in mano la testa mozzata della scultura

Fano (Pesaro e Urbino), 20 agosto 2016 - Ancora gesti di inciviltà nel centro storico fanese. Dopo il raid notturno alla biblioteca Federiciana, ecco lo sfregio fatto alla scultura dell’artista fanese Giuseppe Papagni posta all’ingresso del complesso storico archeologico di Sant’Agostino.

Ignoti, probabilmente nelle scorse notti, hanno decapitato la testa dell’opera d’arte dal titolo «La sentinella» che raffigura, appunto, un militare di epoca antica nell’atto di sorvegliare l’ingresso al chiostro dove nel sottosuolo si trovano i resti archeologici di epoca romana della celebre basilica dell’architetto Vitruvio Pollione. «Ci siamo accorti quando abbiamo visto il capo della statua – ha detto Piergiogio Budassi – per terra appoggiato vicino alla scala d’ingresso durante l’ultima visita guidata che ogni settimana facciamo per i turisti ed i fanesi».

La scultura, alta oltre due metri, in metallo, rappresenta in una forma stilizzata una figura umana con più gambe, il corpo avvolto in una specie di tunica/mantello e la testa praticamente formata da una specie di elmo da guerra. Proprio quest’ultimo pezzo è stato mozzato di netto dal resto del corpo.

«Si vede chiaramente che è un gesto vandalico – sottolinea l’autore dell’opera, Giuseppe Papagni – in quanto la parte inferiore della testa, ovvero il collo è piegato da una parte, a significare che qualcuno volutamente ha inteso spezzare l’elmo. Non ho più parole per commentare questo gesto di una brutalità incredibile, che si commenta da solo. Mi resto solo il rammarico di aver donato diverse opere alla città per abbellire e qualificare i tanti angoli caratteristici del centro, delle periferie e del mare e di vedermi ricambiato da un simile inqualificabile gesto».

Non è la prima volta che opere di Giuseppe Papagni vengono prese di mira. Lo scorso anno toccò alla gigantesca scultura collocata nei giardini davanti alla chiesa del Vallato. «Polifemo», il titolo dell’opera, venne anche lui mozzato, con la testa piegata in avanti, ma fortunatamente i vandali non riuscirono ad abbattere l’intera statua, abbandonandosi così a spaccare fioriere, pali e insegne stradali. La Sentinella, l’opera resa di mira nei giorni scorsi si trova in via Vitruvio, un posto di notte, assai poco trafficati e quindi suscettibile di essere presa di mira da persone in vena di «prodezze», ma resta comunque il fatto che le tante opere d’arte sparse nella città in luoghi più appartati non vengono tutelate e neppure manutenute. Tanto che uno scultore tedesco che anni donò alla città di Fano una sua opera, posta al termine della passeggiata di Sassonia, visto che nel tempo non era stata oggetto di alcuna manutenzione, un bel giorno tornò e se la caricò via riportandola in Germania.