Ancona, 28 febbraio 2011 - I possibili sviluppi delle rivolte nell'Africa del Nord preoccupano le imprese artigiane marchigiane: a rischio c’è il 50% dell’export verso quei Paesi, mentre secondo i dati della Confartigianato sono oltre 29.264 gli africani residenti nelle Marche. La nostra regione è 12/a in Italia per export verso l’Africa.

 

Il segretario di Confartigianato Marche Giorgio Cippitelli, ricorda che sono proprio le nazioni africane che si affacciano sul mar Mediterraneo, quelle con cui la regione ha maggiori scambi di merci: Tunisia, Libia, Egitto, Marocco. Le esportazioni marchigiane in Africa ammontano circa a 355 milioni di euro. In cima alla lista figurano prodotti meccanici (oltre 115 milioni di euro), prodotti calzaturieri (56 milioni di euro), apparecchiature elettriche, elettroniche e mobili.

 

La provincia che esporta di più nel Nord Africa è Ancona, con circa 127 milioni di euro, seguita da Pesaro Urbino, con 110 milioni di euro in merci esportate, Ascoli Piceno (68 milioni) e Macerata (50 milioni). La Tunisia è il principale interlocutore commerciale (30,7% dell’export, per un ammontare di 109.079.325 euro). Seguono Libia (50.534.446 euro; 14,2%), Egitto (37.942.028 euro, 10,7 %), Marocco (32.283.099 euro, 9,1%).