Fano 25 aprile 2014 - La Fondazione Carifano ha svalutato la sua partecipazione in Banca delle Marche per 25 milioni di euro. Cinquanta miliardi di vecchie lire. La notizia l'ha data questa mattina, davanti a trecento persone, il candidato sindaco Mirco Carloni. La svalutazione sarebbe avvenuta nel corso di una riunione della Fondazione avvenuta giovedì sera.
Per Carloni che da anni critica l'operato della Fondazione, una occasione per affondare il coltello su una operazione che si è rivelata fallimentare. "Almeno abbia la decenza di non ricandidarsi presidente", ha detto Carloni riferendosi al presidente Fabio Tombari. Una battuta che ha raccolto applausi. Il candidato sindaco ha poi allargato gli orizzonti di questa vicenda tirando in ballo gli altri partiti coinvolti in questa corsa per la poltrona a sindaco. "La cosa più stupefacente è il silenzio dei partiti e dei politici di questa città. Sembra che sia una questione personale tra me e Tombari, ma non è vero perché questo problema coinvolge tutta la città".
Strizzando poi l'occhio al vescovo Trasarti che è molto attento ai problemi sociali della città, Carloni ha aggiunto: "Soldi importanti, di tutta la comunità che sarebbero potuti servire per aiutare anche tutte le famiglie he la crisi ha messo in difficoltà". In totale ha Fondazione Carifano ha investito in azione di Banca marche 47 milioni di euro. "Mi meraviglio che questi signori siano ancora seduti nelle loro poltrone - ha detto Carloni -. In qualsiasi società privata un disastro economico di questa portata avrebbe portato tutti alle dimissioni, cosa che invece alla Fondazione non accade".
Il riferimento fatto dal candidato sindaco alla rielazione di Tombari non è causuale perché nei primi giorni della prossima settimana si dovrebbe votare all'interno della Fondazione per il rinnovo della presidenza. Una vicenda che non mancherà di far discutere nei prossimi giorni in città. Cosa comunque questa tutta da verificare perché molti partiti non hanno mai amato entrare nelle vicende della cassafort cittadina.
m.g.
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