Auchan raddoppia e non solo lui. La mappa dei nuovi colossi

Decisione presa in Regione. Confcommercio: "Solo noi abbiamo votato contro". In partenza altre zone commerciali

L'interno della galleria Auchan

L'interno della galleria Auchan

Fano, 8 settembre 2016 - Rispunta in tutta la sua potenza edificatoria il vecchio Prg di Cesare Carnaroli, poi ulteriormente ampliato sotto Stefano Aguzzi con il comparto del Forcolo. E’ il commerciale: tutto per una superfice di 110 mila metri quadrati. Godono le imprese edili (teoricamente), anche se i progetti belli com’era quello di Stefano Bursi per il Mulino Albani sono finiti nel cassetto per lasciare posto a strutture più economiche.

Rischia di esplodere il commerciale e i problemi del settore vengono a galla dopo l’allargamento del supermercato Auchan. Dove, secondo Renzo Capecchi di Confcommercio, il coperto è di circa 9mila metri quadrati perché i 4mila fanno riferimento solo agli spazi commerciali. Circa una ventina di nuovi negozi. Cosa ci va dentro? Per il momento non si sa, perché da Milano sono scesi solamente i tecnici e gli avvocati della multinazionale francese».

Alla conferenza dei servizi che si è svolta in Regione «benché uno studio della facoltà di economia della Politecnica aveva certificato che le superfici commerciali erano già sovradimensionate rispetto alla popolazione, hanno dato tutti quanti l’ok all’allargamento di Auchan, tranne noi». E chi c’era? «Diversi sindaci dell’hinterland, oltre alla Regione e al comune di Fano. Erano presenti anche due rappresentanti della Cgil di Ancona. Tutti hanno votato sì.

Il Comune di Fano poteva opporsi perché è previsto anche lo spostamento di una strada, problema che poteva essere risolto dalla catena francese solo costruendo un sovrapasso, oppure rivedendo i progetti. Comunque il problema non si è posto perché la nostra amministrazione ha votato sì». Auchan, va detto, ha messo nel conto circa duecento posti di lavoro. «Vero questo – continua Capecchi –, ma bisognerà anche capire quali saranno le ripercussioni nell’ipermercato naturale, e cioè quello del centro storico. Faccio una ipotesi: se ci mettono all’interno della nuova struttura un grande negozio di articoli sportivi, ovvio che i negozi del centro che vendono le stesse cose, rischiano di chiudere».

Ma il fronte si allarga, perché oltre all’Auchan ci sono altre aree della città che sono pronte a partire: perché in via Pisacane davanti all’ex zuccherificio nasce una superfice di 2mila metri quadrati dove la Coop venderà alimentari. Quindi nell’area dell’ex Mulino Albani pare debba finire l’Eurospin; quindi altri 3mila metri di commerciale sono previsti di fianco all’hotel Metauro a Madonna Ponte, ma chi ci andrà ancora non si sa. Questo quello previsto dal Prg Carnaroli e poi c’è anche l’area che è spuntata sotto Stefano Aguzzi e cioè quella del Forcolo davanti all’ex fabbrica di infissi di Del Vecchio: «Anche qui è tutto pronto per partire – continua Capecchi – ma credo che aspettino solamente il termine dei lavori compensativi legati alla terza corsia dell’autostrada. Questo perché lì davanti sono previste due rotatorie che renderanno più appetibile l’area del centro commerciale. Chiaro – continua l’esponente della Confcommercio – che noi siamo contrari a questa politica anche perché nessuno sa quanto siano realmente stabili questi posti di lavoro alla luce della crisi che sta toccando anche i consumi».