Vivono in auto, gara di solidarietà per Maurizio e Mariia

Non si spegne l’eco dell’indignazione per la storia dei Cesaroni, la coppia di 60enni fanesi senza un tetto da quando la loro casa è andata all’asta giudiziaria

Maurizio e Mariia Cesaroni usano la loro macchina come un’abitazione ormai da mesi

Maurizio e Mariia Cesaroni usano la loro macchina come un’abitazione ormai da mesi

Fano, 23 luglio 2016 - In città non si spegne l’eco dell’indignazione per la storia di Maurizio e Mariia Cesaroni, la coppia di 60enni fanesi costretta a vivere in auto da quando la loro casa è andata all’asta giudiziaria per saldare i debiti di un’attività commerciale andata male.

E mentre l’amministrazione procede con i suoi tempi per risolvere la situazione, si è già mosso il grande cuore dei fanesi. Migliaia di concittadini hanno letto e condiviso l’articolo del Carlino su internet e centinaia sono stati i commenti. Ma c’è anche un imprenditore urbinate che, volendo rimanere nell’anonimato, ha già scritto una mail in redazione: «Dopo aver letto le vicende della coppia fanese ridotta in povertà e che vive in auto a Fano come da vostro articolo odierno, sono a richiedere informazioni per far pervenire loro un piccolo aiuto economico da parte mia». Non è stato l’unico. «Rimbocchiamoci le maniche – scrive a commento dell’articolo online Paola C. - e facciamo partire tramite facebook una gara di solidarietà».

E c'è già chi si è mosso per cercare una parrocchia o un’associazione onlus che metta a disposizione il suo conto corrente per raccogliere fondi da destinare specificatamente a questa famiglia. Lui faceva il pizzaiolo, lei aveva un negozio di cristalli in via Nolfi. Entrambe le attività dei coniugi Cesaroni sono andate male. E’ questo che li ha portati ad indebitarsi tanto da finire per strada.

«Un articolo significativo – commenta Renzo Capecchi, referente della Confcommercio di Fano - che evidenzia una drammatica situazione, ma anche le grandi difficoltà del commercio fanese. Troppo spesso i nostri interlocutori pubblici accompagnano le nostre preoccupazioni sul commercio con sorrisetti di sopportazione...». «Che dire della concessione disinvolta del credito?» aggiunge Alessandro Giacomoni sollevando un altro problema legato alla crisi economica. Luca Rodolfo Paolini, segretario della Lega Nord Marche, ha cavalcato l’onda emozionale sparando a zero sul Welfare italiano: «1200 euro al mese per un sedicente profugo e niente per gli italiani – commenta Paolini -, 298 per un disabile grave, 800 per un cieco... e gran parte dei pensionati vivono con 500 euro. Uno scandalo che serve solo ad arricchire poche, selezionate coop e onlus. A Pesaro una sola ha vinto appalti per oltre 13 milioni di euro. Ha concorso da sola e vinto con un ribasso dell’1% (34,65 euro invece che 35) + Iva. Per i minori si arriva a 80/100 euro ‘sine die’. Se invece il minore è figlio di un operaio che perde il posto...si attacca al tram. Razzismo al contrario, da manuale». Va ricordato che Mariia ha delle fragilità e che anche per questo i Cesaroni erano attenzionati dai Servizi Sociali già da prima che perdessero la casa, ma questo nulla toglie alla drammaticità del fatto che una famiglia fanese si trova da mesi a vivere in un’auto parcheggiata all’interno dell’ex caserma Paolini.