Fano dei Cesari, il declino di un evento che ha perso la magia

La spettacolare messa in scena della Colonia Julia Fanestris ha coinvolto solo i soci dell’associazione storica FOTO Come 2mila anni fa

La Fano dei Cesari (Fotoprint)

La Fano dei Cesari (Fotoprint)

Fano (Pesaro e Urbino), 7 agosto 2014 - Si vede ma non si "sente". Spettacolare messa in scena della Colonia Julia Fanestris per l'edizione 2014 della Fano dei Cesari (foto). Ma la manifestazione è tutta lì, ha perso il suo grip, la forza della partecipazione di massa dei fanesi travestiti da antichi romani. Ora ci si vestono solo i soci dell'associazione storica. Poco sentita quest'anno la Fano dei Cesari.

L'ha dimostrato in primis il fatto che sia stata rimandata e poi che fino all'ultimo nessuno sapeva le date, neppure gli operatori del turismo: ormai è considerata più una manifestazione di intrattenimento, nell’attesa che venga rispolverato l'antico splendore dell'evento spettacolare della corsa delle bighe con con tutte le lodevoli iniziative storiche della Fano Romana messe in campo quest'anno, ma come contorno e non come piatto forte.

La novità di questa edizione è un’iniziativa che unisce sport, turismo e cultura. Si tratta di una marcia lunga 278 chilometri che vedrà protagonisti i fratelli Luca e Paolo Aiudi, che in occasione dei 2000 anni dalla morte dell’imperatore Cesare Ottaviano Augusto intraprenderanno questa corsa il 17 agosto lungo tutta la Flaminia, dal Colosseo di Roma all’Arco d’Augusto di Fano. Un'impresa per cui hanno stimato circa 50 ore di fatica: dovrebbero arrivare il 19 intorno alle 20 a Lucrezia di Cartoceto, dove tutti coloro che vorranno, potranno aggregarsi a piedi o in bicicletta e percorrere insieme ai podisti, gli ultimi chilometri fino a Fano. Intanto a Fano si rivive la storia con una poderosa forza militare, impiegata per conquistare nuovi territori, respingere i tentativi d’invasione e reprimere le ribellioni. Ecco l’esercito romano del I secolo d.C. Messo in scena dai soci figuranti della Colonia. La Legio II Augusta era una legione romana, che, arruolata nel 43 a.C., restò in servizio in Britannia fino al IV secolo. Il suo vessillo era il capricorno. È stata anche proposta la sua identificazione con la Legio II Gallica. <A Fano è stato ritrovato – spiegano i soci - un cippo funerario in memoria di tal Publius Plotius legionario veterano appartenente proprio alla II Legio Augusta, e questo fa si che il nostro gruppo di armati prende il nome di questa valorosa Legione.

ti.pe.