Furto con la tecnica dell’abbraccio fatale

Due rom sono stati arrestati dai carabinieri di Mondavio

La caserma dei carabinieri di Mondavio, dove è stata portata la coppia rom subito dopo l’arresto (Franceschetti)

La caserma dei carabinieri di Mondavio, dove è stata portata la coppia rom subito dopo l’arresto (Franceschetti)

San Costanzo (Pesaro Urbino), 30 giugno 2016 - I carabinieri di Mondavio in collaborazione con i vigili urbani e i carabinieri di San Costanzo hanno tratto in arresto due rom responsabili del furto di un collier con la tecnica dell’abbraccio fatale.

E’ il primo pomeriggio quando un’elegante signora 85nne di San Costanzo sta raggiungendo a piedi le sue amiche. Le si avvicina una ragazza che all’improvviso l’abbraccia e la bacia fingendo di conoscerla. La signora intuisce che possa trattarsi di una sceneggiata e chiede spiegazioni alla donna allontanandola. Nello stesso frangente si accorge che gli è stato sottratto il collier d’oro e si mette ad urlare per richiamare l’attenzione.

Molte persone fanno finta di nulla, ma un uomo, un 41enne albanese, osserva la scena e si lancia all’inseguimento della ragazza. Vistasi raggiunta la ragazza lancia la collana d’oro sperando di interrompere l’inseguimento ma l’albanese, prima raccoglie il prezioso e poi continua a rincorrere la ragazza, finche non la vede salire su un’autovettura, una Volkswagen Passat con targa inglese.

L’albanese ritorna dall’anziana, si appura delle sue condizioni, gli restituisce il collier e avvisa i carabinieri e i vigili urbani. Proprio i vigili di San Costanzo raggiungono immediatamente la signora, raccolgono i primi elementi e, appreso che il mezzo si era allontanato in direzione Piagge, si mettono all’inseguimento. Dopo alcuni chilometri intravedono l’auto sospetta e cercano di raggiungerla ma questa, alla vista dei vigili accelera bruscamente.

Durante tali fasi i vigili segnalano secondo dopo secondo l’evolversi della situazione tramite la centrale operativa 112 dei carabinieri di Fano alle pattuglie dell’Arma di San Costanzo e di Mondavio che immediatamente cinturano le possibili vie di fuga. Proprio la pattuglia di Mondavio intercetta la Passat e, armi in pugno, sbarra la strada ai fuggitivi. All’interno dell’auto un uomo, M.T. 46enne e una donna B.S. 21enne, entrambi rumeni di etnia rom, senza fissa dimora.

Portati tutti nella caserma dei carabinieri di Mondavio, la vittima ha sporto la denuncia e riconosciuto la ragazza autrice del furto e, contemporaneamente, l’albanese ha ricostruito le concitate fasi dell’inseguimento riconoscendo anch’egli la ragazza che si era data alla fuga. I due rumeni sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per furto con destrezza in concorso e trattenuti nelle celle di sicurezza.

Alla richiesta dei carabinieri se l’uomo intendesse dare avviso del suo arresto ai familiari, questi ha pregato i militari di chiamare la moglie e di dirgli ‘di non aspettarlo perché aveva fatto tardi al lavoro’. Atteggiamento emblematico del fatto che la famiglia fosse a conoscenza di quello che l’uomo considerava il suo lavoro e che l’arresto potesse tranquillamente rappresentare un potenziale incidente di percorso. Dopo la convalida, il giudice del Tribunale di Pesaro ha condannato, con rito direttissimo, i due a 8 mesi di carcere e a 300 euro di multa, rimettendoli in liberta con la condizionale.

s.fr.