"I ladri non ci fanno vivere. Abbiamo paura"

Altro raid in viale Colombo e in via Dante Alighieri: un alimentari è stato saccheggiato. Dieci denunciati in una sola giornata ma continuano i blitz

Viale Dante Alighieri, sulla destra 'La nuova sanitaria'

Viale Dante Alighieri, sulla destra 'La nuova sanitaria'

Fano, 21 settembre 2014 - Dieci denunciati solo ieri dopo il giovedì da leoni che ha visto protagonista la banda del piede di porco. Dopo aver forzato la porta del supermercato Coal sotto i Gabuccini i ladri si sono infatti indirizzati prima in viale Colombo dove hanno preso di mira la “Parrucchieria Anné” e l’alimentari “Bioarca” e poi in via Dante Alighieri a “La nuova Sanitaria”. «E’ la seconda volta in pochi giorni — dice Giorgia Sperandini del Bioarca —. La prima volta ci siamo accorte perché quando siamo entrate abbiamo visto che c’era la cassa coi fili tagliati. Hanno portato il cassetto con l’incasso: saranno stati più di 300 euro. Più i danni. Sono passati dal retro. Ma la cosa bella, lo scriva grosso, è che la prima volta l’hanno visto arrivare con la bicicletta, aprire la porta con un cacciavite ed uscire col cassetto sottobraccio e nessuno ha fatto niente». Come fa a saperlo? «Perché me lo hanno detto due giorni dopo. Senso civico zero. La gente pensa solo per sé». Poi c’è stata l’altra sera.

«Questa volta hanno fatto proprio un bel bottino grosso. Mi hanno portato via tre forme di formaggio intere, una ricotta da un chilo e mezzo, tre prosciutti, una pancetta, poi vari prodotti da banco come Nutella, caffè, vini e robe varie oltre al fondo cassa. Poi hanno fatto un sacco di dispetti, mi hanno sporcato tutto il negozio». E’ un fiume in piena la commessa. «Ci siamo accorte entrambe le volte alle 7 quando per l’apertura. Sono arrabbiata nera e c’ho paura di stare qui dentro da sola la sera, perché a volte entra della gente che non si può guardare in faccia. E’ ora di mandarli tutti a casa, perché non può essere un caso se succede sempre il giovedì quando il venerdì partono tutti per la Romania e la Moldavia con le corriere. A me hanno rubato pure la bici elettrica, 1300 euro, il 17 luglio, dentro un cortile chiuso, un giovedì. Nessuno ha visto nulla... voglio le telecamere».

Meno impetuoso ma altrettanto risoluto l’appello di Donato Longhini della Sanitaria. «Venerdì mattina ci hanno chiamato quelli del palazzo perché hanno visto la porta aperta — dice —, spaccata col piede di porco. Ci hanno portato via il fondo cassa, un centinaio di euro, ma non hanno toccato altro. Nessuno ha sentito niente. E noi non abbiamo né telecamere né allarme, purtroppo. Troppe cose mancano qui: ci sono poche luci e ci vorrebbero le telecamere». Arrabbiata è anche Ginetta Antonioni della Parrucchieria Anné: «Da noi hanno forzato la porta con un piede di porco, sono entrati e hanno aperto la cassa, non c’era nulla e non hanno fatto altri danni. Ma sono mille e passa euro per sistemare la vetrata. Noi chiediamo di essere seguiti di più, abbiamo paura. E’ ora che qui controllino per bene perché noi abbiamo anche la vigilanza privata. Nella zona hanno rubato anche tante bici».