Preso il ladro seriale di pub e caffé di Fano: si muoveva solo in bici

Arrestato dai Carabinieri su mandato della Procura, che lo ritiene responsabile di 15 furti con scasso nel centro di Fano. Era ai domiciliari ma aveva un permesso. I militari: «Manca un sistema di videosorveglianza nella città»

I soldi rinvenuti a casa di Filippo Trotta, 33 anni, fanese, accusato di furto con scasso ripetuto.

I soldi rinvenuti a casa di Filippo Trotta, 33 anni, fanese, accusato di furto con scasso ripetuto.

Fano, 22 dicembre 2014 - I Carabinieri di Fano sono convinti di aver individuato il ladro seriale di bar e caffé. Si tratta di Filippo Trotta, 33 anni, fanese, arrestato dai militari, sulla base di un’ordinanza per la reclusione in carcere firmata dal sostituto procuratore Valeria Cigliola. E’ ritenuto responsabile di furti, nella quasi totalità avvenuti a Fano tra agosto e novembre. Ai danni dei seguenti esercizi commerciali: Panifico Bellocchi di Rosciano, Bar Breakfast via IV Novembre, Gelateria Non solo Gelato via Tommasoni, Macelleria Omiccioli, Piadineria via Arco d’Augusto, Bar 110 & Lode via Galilei, Parrucchiera Annè via Colombo, Chiosco di fiori di via della Giustizia, Pino Bar, Bar Samsara Beach viale Adriatico, Ristorante Taverna dei Pescatori, Green Pub, Circolo Arci di Rosciano, Bar Polvere di Caffè di via Bellandra. Oltre all’Urban Caffé di via Galilei a Pesaro. Complessivamente almeno 15 colpi, a cui aggiungere quelli del Circolo Acli di Sant’Orso e della Frutteria Frescofrutta di via Flaminia 1, avvenuti entrami a dicembre.

LA lunga inchiesta dei Carabinieri di Fano arriva alla svolta con la perquisizione nell’ambitazione del sospettato, dove vengono rinvenuti e sequestrati sigarette, gratta e vinci e il fondo cassa asportato al Bar Polvere di Caffé di Sant’Orso. Stesso discorso per l’arresto operato, dai militari della Stazione Carabinieri di Fano e del Nucleo Operativo e Radiomobile, insieme ai militari di Cattolica, il 9 ottobre 2014 nella cittadina romagnola, nei confronti dello stesso Trotta. I Carabinieri di Fano erano sulle orme dell’uomo fin dall’agosto del 2014, dopo aver comparato le tecniche usate per alcuni furti.

In pratica gli obiettivi erano sempre esercizi pubblici e la tecnica di apertura e penetrazione assai rudimentale: spesso un semplice piede di porco bastava a vincere infissi in alluminio o porte di sicurezza. Dall’osservazione di alcune telecamere private era possibile raccogliere elementi utili per l’indagine. Il ladro si muoveva sempre solo e nel cuore della notte utilizzando una bicicletta. Scattava il cosiddetto “pedinamento elettronico” che ha portato fino a Filippo Trotta. L’uomo, benché fosse agli arresti domiciliari, grazie ad un permesso ottenuto per motivi di lavoro poteva uscire alle 3 di notte. Continuando così ad imperversare per il centro cittadino di Fano razziando i locali del denaro presente nelle casse. Filippo Trotta è stato condotto nel carcere di Villa Fastiggi, a Pesaro. «L’assenza di un sistema di video sorveglianza nel comune di Fano – sottolineano i Carabinieri - ha complicato la conduzione dell’indagine limitando la possibilità di intervenire con maggiore tempestività».