Monossido di carbonio, rischiano di morire asfissiati

Tragedia sfiorata a Ponte Sasso, avevano acceso una pentola di carbone vicino al letto

Una camera iperbarica (foto di repertorio)

Una camera iperbarica (foto di repertorio)

Fano (Pesaro e Urbino), 14 febbraio 2016 - Tragedia sfiorata all’alba di oggi a Ponte Sasso di Fano. Una coppia di italiani, lui 52enne e lei 34enne, ha rischiato di morire asfissiata dal monossido di carbonio. Senza i termosifoni funzionanti, i due per scaldarsi durante la notte hanno riempito di carbonella una pentola da cucina accendendo il fuoco al suo interno e posizionandola vicino al letto.

Un’imprudenza che poteva costare carissima: la lenta combustione procurata dal braciere a via via saturato di monossido di carbonio l’ambiente. Per fortuna ad un certo punto l’uomo si è svegliato e seppure in preda a difficoltà respiratorie è riuscito a dare l’allarme al 118, intervenuto tempestivamente poco prima delle 7.

All’interno della casa c’era anche una terza persona: il fratello della donna, 47enne, che stava riposando in un’altra stanza. Tutti e tre sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale di Fano dove per la coppia è stato immediatamente disposto il trattamento in camera iperbarica. Terapia non necessaria, invece, per il 47enne.

s.fr.