Muore e dona gli organi per sua stessa volontà, prelievo multiplo al Santa Croce

Donati reni, fegato, cuore e per la prima volta tessuti di una donna iscritta all'Aido. E' stato comunque necessario il consenso dei familiari.

Una sala operatoria

Una sala operatoria

Fano (Pesaro e Urbino) 10 agosto 2015 - Nuovo prelievo multi-organo. Il terzo dell’anno al Santa Croce. I familiari di una paziente ricoverata e deceduta in Rianimazione sabato scorso hanno acconsentito alla donazione degli organi. Sabato mattina sono iniziate le procedure di accertamento. L’attività di prelievo è iniziata nella serata di sabato per concludersi nella mattinata di domenica e si è svolta nel blocco operatorio del presidio Santa Croce di Fano degli Ospedali Riuniti Marche Nord dove era pronta un’equipe di professionisti interamente dedicata.

 

Le procedure medico legali inerenti l’accertamento della morte cerebrale, quelle organizzative relative al prelievo e trasporto degli organi e le verifiche cliniche dell’idoneità degli organi al trapianto, sono state condotte dal collegio medico composto dai professionisti della Rianimazione, della Neurologia e della Direzione Medica di Presidio in collaborazione con il personale medico ed infermieristico della Rianimazione e del Blocco Operatorio. Il Collegio Medico e le equipe esterne intervenute per il prelievo di organi hanno lavorato a stretto contatto con il “Nord Italia Trasplant” (NITp), centro nazionale di riferimento per la regione Marche dell’attività trapiantologica che ha, appunto, stabilito le sedi a cui destinare gli organi (rene destro Milano S. Raffaele, rene sinistro e fegato Ancona, cuore Milano Niguarda, tessuti Treviso).

 

“Un riconoscimento particolare per l’estrema sensibilità e generosità dimostrata in un momento così doloroso dai familiari della donna deceduta iscritta all’Aido – commentano i medici coinvolti nelle procedure di accertamento di morte cerebrale - e l’impegno di tutti i professionisti della salute, hanno reso possibile, ancora una volta, riaccendere la speranza per altre vite”. Le donazioni di organi e tessuti sono un indice di qualità delle strutture sanitarie e i risultati ottenuti ne qualificano l’attività. Tutto questo è il frutto di un’organizzazione specifica, del lavoro dei Coordinatori Locali, delle Direzioni Mediche di Presidio e di tutti i professionisti che a vario titolo contribuiscono alle operazioni di donazione”.