Notte Rosa sì, quella Bianca no. Scoppia il caso

Aguzzi: "Ci criticò duramente chi ora la beatifica. La giunta Seri sempre sul carro di Ricci"

La Notte Rosa

La Notte Rosa

Fano, 12 marzo 2015 - Non ha fatto in tempo a finire di dire «ritengo che la Notte Rosa sia un evento strategico dal punto di vista promozionale ed economico per tutto il sistema produttivo locale» che sul sindaco di Fano Massimo Seri sono piovute subito le critiche per l’incoerenza. «Ma come? Quelli che sono oggi al governo della città non sono forse gli stessi che hanno criticato aspramente la macchina del divertimentificio, notte bianca, messa in moto dall’amministrazione Aguzzi?».

Cambia il colore della notte, ma la sostanza non cambia. La scelta tiene conto della capacità di sostenere sia un peso economico (l’ultima Notte Bianca costò all’amministrazione 30mila euro iva inclusa) che morale. Sul piatto della bilancia, infatti, oltre al fattore promozionale che l’evento garantisce, bisogna mettere le frotte di giovani che si riversano in città, i fiumi di alcol venduti dagli esercizi commerciali, un impegno massiccio di forze di polizia per garantire l’Ordine e la sicurezza pubblica ed infine bisogna mettere in conto gli inevitabili (ed imponderabili) incidenti.

«E’ patetico ed avvilente il fatto che ancora una volta il sindaco di Fano e la sua amministrazione devono cercare di arrampicarsi al carro di qualcun altro – dice l’ex sindaco Stefano Aguzzi, ora consigliere di minoranza -. Dal punto di vista del metodo, non hanno mai un’idea su nulla e vanno al traino di Ricci. Nel merito invece non mi pare che la Notte Rosa nel suo modo di porsi, al di là del nome, sia molto diversa da quella che noi chiamavamo Notte Bianca. Ci sono locali aperti tutta la notte, orari allungati, feste in piazza, ovviamente giovani che si riversano da tutto l’entroterra sul lungomare. Mi meraviglia che ora la propongano coloro che hanno criticato aspramente le nostre iniziative estive e hanno imbastito polemiche infinite per fatti che sono accaduti in quell’occasione ma potevano succedere in qualsiasi altra».

«Bisogna capire che taglio si vuole dare alla città e al divertimento fanese – aggiunge Albero Santorelli consigliere di Progetto Fano - perché le preoccupazioni dei titolari dei locali e delle spiagge al momento sono tante. Se l’atteggiamento è quello di questo inverno, con controlli a tappeto nei locali da parte del corpo di polizia municipale, che ha privato i giovani di iniziative e i locali di potersi organizzare con le feste anche nel periodo di Carnevale... non va bene. L’atteggiamento dell’amministrazione non deve essere fuori dalle regole ma ci deve essere una elasticità che porta i privati ad organizzarsi tra loro ed essere ricettivi su quanto l’amministrazione propone. Perché la Notte Rosa è solo cambiare l’aggettivo. Se andiamo a vedere l’ultima Notte Bianca, quella del 2011 con quanto poi è accaduto che è passato sopra tutto... era piena di eventi culturali: uno fra tutti San Francesco fu aperto per la prima volta in quell’occasione, con un concerto di Fado di Elisa Ridolfi che dovette fare tre repliche. Ora se la vogliamo chiamare con un altro nome perché sotto l’egida di Ricci e la Romagna siamo tutti più tranquilli, allora....».