Fano, la lunga Notte Nera conclude la Settimana Africana

E' un 3 ottobre all'insegna dei migranti. Alle 17 momento di preghiera interreligioso e corteo fino al Pincio dove sono previsti un convegno, musica, arte, cibo e mercatini

The Reggae Circus di Adriano Bono

The Reggae Circus di Adriano Bono

Fano (Pesaro e Urbino), 3 ottobre 2015 - Si conclude oggi con lunga Notte Nera, l'edizione della maggiore età della Settimana Africana Regionale. Sono due gli appuntamenti di punta in programma dal pomeriggio: Alle 17, nella tensostruttura della Sassonia in viale Adriatico in occasione della Giornata Nazionale in Memoria delle vittime dell’immigrazione, è previsto un momento di preghiera interreligioso organizzato dalla commissione Migrantes dalla Caritas Diocesana e dall'ufficio per il dialogo intereligioso. Si formerà poi un corteo che, percorrendo via Cristoforo Colombo e via Arco d'Augusto, arriverà al Pincio, dove alle 18 è previsto un dibattito sul tema "Il popolo dei migranti verso l'Europa: accogliere o respingere”. Interverranno, dopo il saluto dell'assessore alle politiche sociali del comune di Fano Marina Bargnesi, Ettore Fusaro (Caritas Marche), Mounya Allali (Cooperativa Labirinto) e giovani rifugiati nel nostro territorio.

A seguire, nei giardini del Pincio, la Notte Nera con musica, artisti di strada, mostre, cibo etnico e tradizionale , mercatini e laboratori per bambini. C'è grande attesa tra i giovani per l'esibizione dei percussionisti Crezy Djembè, i ragazzi della Vagabend, i nigeriani Devon Miles da Devon and Jah Brothers, il dj set Positive Vibration ed infine da Roma The Reggae Circus di Adriano Bono insieme a Lucignolo e il fuoco. Tutto il ricavato andrà a favore del progetto “Special Children” per i bambini di strada della baraccopoli di Soweto, nella periferia di Nairobi in Kenya, dove L’Africa Chiama ong opera da 14 anni con numerosi interventi umanitari nei settori della nutrizione, istruzione, salute, lotta all’aids e disabilità a sostegno delle persone, in particolare, di bambini e ragazzi in grave difficoltà.