L’orologiaio intascava tutto: denunciato da decine di clienti

Si faceva consegnare oggetti da riparare e li rivendeva: ha intascato 50mila euro e ha chiuso all'improvviso. Ventinove clienti lo hanno denunciato

AMPIA SCELTA Parecchi dei clienti si sono costituiti parte civile

AMPIA SCELTA Parecchi dei clienti si sono costituiti parte civile

Fano (Pesaro), 14 april 2015 - GLI PORTAVANO orologi da accomodare, anelli da allargare, brillanti da ripulire. Oppure pietre preziose da vendere. Risultato: Roberto Campanelli, 56 anni di Marotta, titolare dell’omonima oreficeria, vendeva tutto e si teneva i guadagni. Per quasi 50mila euro.

Ventinove clienti lo hanno denunciato per appropriazione indebita e ieri si è aperto il processo davanti al giudice di Pesaro Elisabetta Morosini. Un cliente si è costituito parte civile mentre altri sette che erano presenti, non avendo pensato di nominare un avvocato, dovranno tornare il 4 maggio prossimo. L’avvocato Guido Pianosi di Fano tutela una cliente che aveva affidato a Campanelli dei suoi preziosi mai più rivisti: «Ci siamo costituiti parte civile ma questo è un secondo processo per la stessa ragione. Comunque, Campanelli non restituiva niente ed anzi vendeva tutto. Ora nella difficile speranza di esser risarcita, la mia cliente si è costituita parte civile».

IL LUNGHISSIMO capo d’imputazione è emblematico: 29 clienti hanno presentato querela nel 2012 contro il gioielliere accusandolo di essersi appropriato di orologi d’oro, orecchini di oro, catenine, brillanti, catena d’argento, fedina in brillanti e zaffiri in oro bianco, set di posate e cucchiaini in argento, anello solitario con brillante da carati 0.20, diamante centrale per carati 0.83, anello in oro bianco con brillanti per carati 0.24, fedi nuziali, ciondoli in oro bianco con pietra acqua marina.

MOLTI dei clienti non sono stati in grado di quantificare il valore degli oggetti spariti una volta consegnati a Campanelli. Il quale adottava per tutti i clienti la stessa risposta ogni volta che si presentavano a ritirare i preziosi: «Non ho ancora finito di sistemarla. Ripassa».

Poi un giorno hanno trovato chiuso il negozio. E hanno capito tutto.

ro.da.