Martedì 23 Aprile 2024

Picchiato a sangue da 4 stranieri in discoteca

Il racconto di un giovane della Valcesano, vittima di un pestaggio in un locale da ballo dell’entroterra di Senigallia: 20 giorni di prognosi e tanta paura. «E’ una banda conosciuta»

Volto tumefatto, il giovane della Valcesano con il viso segnato a diversi giorni di distanza dal pestaggio

Volto tumefatto, il giovane della Valcesano con il viso segnato a diversi giorni di distanza dal pestaggio

Fano, 28 dicembre 2014 - Lo hanno picchiato a sangue, senza alcun motivo, in discoteca. Si è trasformata in un incubo quella che doveva essere una notte di festa per un 21enne della Valcesano che chiameremo con un nome di fantasia (Luca) per ragioni legate alla sua sicurezza, visto che gli aggressori devono essere ancora individuati. La foto, però, sono le sue e sono drammaticamente eloquenti della ferocia di cui è stato vittima. “Io esco poco la sera e raramente vado in discoteca – racconta Luca, diplomato geometra e in procinto di intraprendere la professione per cui ha studiato -, ma il 23 dicembre sono andato insieme ai miei amici a Corinaldo perché c’erano due dj famosi. Abbiamo preso un pullman organizzato apposta per l’evento, arrivando verso mezzanotte. Avevamo un tavolo prenotato ed io per oltre un’ora sono rimasto seduto lì, poi ho deciso di farmi un giro per il locale. Mentre attraversavo la pista da ballo, un tipo sui 18 anni, più basso di me, che veniva in senso contrario, mi ha dato una spallata, chiaramente apposta. Io mi sono girato come a dire: cosa fai? Senza aprire bocca, però, e poi ho proseguito, ma pochi secondi dopo mi sono sentito afferrare da dietro a una spalla. Mi rigiro ed era ancora lui, che mette la faccia sotto la mia in senso di sfida. Passa un attimo e arrivano altri tre ragazzi: due bassettini e uno invece più alto di me, almeno un metro e 85, che mi circondano. Io dico: mi fate passare? Ma quello più grosso risponde: tu non vai da nessuna parte. Poi iniziano a menare. Pugni in faccia e calci alle gambe, una raffica incredibile, per 20, 30 interminabili secondi nei quali penso solo a ripararmi il viso e a non cadere per terra. Ad un certo punto riesco a divincolarmi e a raggiungere la postazione di un buttafuori, che mi presta i primi soccorsi, insieme a due baristi: un ragazzo e una ragazza. Mi faceva male tutto e perdevo molto sangue dal naso e da sopra l’occhio destro, tanto che per tamponarlo mi hanno dato tovaglioli a ripetizione. Ero una maschera rossa, sia in faccia che negli abiti. Quindici, forse venti, minuti dopo, quando il sangue si è stagnato e stavo un po’ meglio, ho avvertito telefonicamente i mie genitori, che mi hanno accompagnato al pronto soccorso di Senigallia”. Qui a Luca è stata accertata la rottura del setto nasale, unita ad un profondo taglio all’arcata sopraccigliare destra, che ha richiesto diversi punti di sutura, e a tumefazioni al viso e alle gambe, per un totale di 20 giorni di prognosi. Senza contare che sarà sicuramente necessario un intervento chirurgico per raddrizzare il naso. «Sono stati attimi terribili», riprende Luca, che aggiunge: “Dopo avermi picchiato, quei quattro si sono dileguati dalla discoteca, ma da quello che sono riuscito a sapere sembra che si tratti di una banda di stranieri già conosciuta in quella zona per comportamenti delinquenziali. E’ davvero assurdo che possano ancora scarrozzare liberamente per i locali”. Luca e i suoi familiari hanno sporto una denuncia contro ignoti. Nella stessa notte nel locale di Corinaldo, dopo l’aggressione ai danni del 21enne cesanense, c’è stata una rissa che ha coinvolto 5 persone: quattro giovani residenti a Sassoferrato e un 23enne di Serra Dé Conti, tutti denunciati in stato di libertà. Nessuno di questi, però, centra nulla con l’aggressione a Luca.

di Sandro Franceschetti