Fano (Pesaro Urbino), 30 settembre 2010 - È iniziato con la proposta del consigliere comunale Marco Cicerchia (Pdl) di ritirare la mozione sulla Dini Salvalai presentata dal Pd, il consiglio comunale di ieri sera. Per diverso tempo si è dibattuto se rimandare o meno la proposta mentre cresceva il malcontento dei genitori e dei ragazzi intervenuti in consiglio comunale.

 

Non si placa la protesta della società sportiva fanese che contesta al Comune le modalità di uso degli spazi acquei. La Fanum Fortune, infatti, rivendica il diritto di utilizzare le corsie della piscina Dini Salvalai in una percentuale maggiore (44%) di quella che gli è stata concessa (11%) dopo che la gestione è stata affidata, su bando di gara, ad una società di Verona.

 

In questi mesi la Fanum Fortunae non ha mai mollato continuando a rivendicare l’uso degli spazi. È talmente convinta delle sue ragioni da aver presentato ricorso al Tar delle Marche: l’udienza si terrà il 20 ottobre. Da agosto quando il caso è stato sollevato in consiglio comunale dal capogruppo del Pdl Marco Cicerchia sia maggioranza che opposizione sono intervenuti per cercare di risolvere la questione.

 

Nel ruolo di mediatore il coordinatore del Pdl, Alberto Santorelli che nei giorni scorsi, dopo una riunione con l’assessore allo sport, il direttore generale e i dirigenti comunali interessati, sembrava aver individuato la via d’uscita con una nuova proposta da sottoporre alla società Fanum Fortune e alla società gestrice per avere il consenso di entrambe: assicurare il 33% degli spazi acquei della Dini Salvalai alla Fanum Fortunae.

 

"Peccato - afferma Ricci - che quelle ore siano tutte concentrate nella fascia domenicale e nelle mattinate dei giorni feriali. È evidente che né la scuola nuoto, né gli allenamenti si possono fare la mattina quando i ragazzi hanno lezione". Nulla è ancora perduto e la maggioranza, il Pdl sta tentando di trovare un’altra soluzione. Nell’attesa la Fanum Fortunae lamenta di non aver potuto iniziare la scuola nuoto "fondamentale fonte di guadagno della società" e ieri il presidente con numerosi genitori (la società conta 400 tesserati e 2000 soci) si è di nuovo presentato in consiglio comunale.