Fano (Pesaro-Urbino), 4 ottobre 2013 - "Il consigliere regionale Roberto Zaffini è stato sospeso per 10 mesi dalla Lega Nord, all’unanimità, dal Comitato Federale Disciplina e Garanzia, presenti, tra altri, Roberto Maroni e Flavio Tosi". A darne l’annuncio è il segretario regionale Luca Rodolfo Paolini.

"Il provvedimento è motivato da persistenti e reiterate violazioni dello Statuto - spiega l’avvocato Paolini -. In particolare omessi versamenti dei contributi previsti dall’articolo 28 per oltre 22.000 euro, ad oggi, che hanno determinato la necessità di chiudere ben 4 sedi (Fermignano, Fermo, Macerata e Ascoli Centro). E questo nonostante egli stesso, per anni, si sia avvalso del supporto logistico, politico e di immagine del partito e dei contributi volontari di altri eletti che hanno, invece, regolarmente onorato l’impegno morale assunto, versando la loro quota al territorio, senza i quali ben difficilmente egli sarebbe arrivato dove è, dato che per avere un consigliere regionale servono almeno 23.000 voti e le sue “preferenze” (ammesso siano “personali” e non date in quanto esponente della Lega...) sono meno di 1700".

La goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo, probabilmente, è stato il “coup de théâtre” che ha visto protagonista Roberto Zaffini l’altro giorno al parcheggio del Foro Boario, quando il consigliere ha chiamato le forze dell’ordine dopo essere stato - così ha riferito lui - aggredito verbalmente da alcuni vu cumprà/parcheggiatori abusivi. La notizia di questa “aggressione” e conseguente plateale reazione (sul posto a filmare le immagini anche alcuni cronisti), aveva suscitato il commento ilare del candidato a sindaco di Sinistra Unita, Samuele Mascarin che ha dichiarato: "L’episodio è indubbiamente sgradevole, tuttavia fa sorridere l’improvviso amor patrio dell’esponente leghista, il quale probabilmente ha rimosso le colorite espressioni che per anni il suo movimento politico ha riservato all’Italia e agli italiani. ‘Il tricolore lo uso per pulirmi il di dietro’ disse una volta Umberto Bossi, chissà se Zaffini se lo ricorda". Magari è solo un caso che la sospensione arrivi proprio il giorno dopo questo affondo.

Ma le motivazioni snocciolate dal segretario regionale Paolini, proseguono: "Grave, sul piano disciplinare, è stato ritenuto anche il fatto che continui a tenere assunto, al Gruppo, un espulso dallo stesso C.D.G vari mesi fa, dimostrando di non tenere in alcun conto le decisioni assunte da tale organo. Parimenti censurabili sono state ritenute varie “esternazioni”, che si commentano da sole, perfino in sede di Assemblea Legislativa, come quelle del 5 giugno 2012, in cui ha definito “pirla” e “cornuti” i parlamentari; del 17 luglio 2012, in cui si è abbandonato ad esternazioni del tutto fuori luogo sulle condotte delle minorenni contemporanee, tanto da indurre il Presidente Solazzi a togliergli la parola, ritenendo inammissibile che in una assemblea legislativa si disquisisse su temi del genere; a varie dichiarazioni stampa, come quella secondo cui, a suo avviso, si dovrebbe mettere in galera “...un napoletano su due..” e varie altre esternazioni, più che discutibili, che hanno leso l’immagine del partito e dei suoi iscritti".

Per tutti questi motivi: "Fino al termine del periodo di sospensione - tiene a sottolineare il segretario regionale della Lega Nord - il consigliere non potrà quindi rappresentare o parlare in nome e per conto del Movimento Lega Nord, né utilizzarne il simbolo, ma solo a nome proprio".

ti.pe.