Fano, 8 marzo 2014 - CI SIAMO, domani è il gran giorno del referendum per l’accorpamento amministrativo di Marotta. Una vera e propria full immersion del voto, mai verificatasi prima, con apertura dei seggi dalle 7 del mattino alle 23 e lo spoglio che inizierà subito dopo: chi vorrà conoscerne in tempo reale l’esito dovrà dunque fare le ore piccole. «Vuoi tu che la frazione di Marotta di Fano sia annessa al comune di Mondolfo e siano di conseguenza modificate le circoscrizioni comunali di Mondolfo e di Fano?».

E’ il quesito che i 7313 aventi diritto a recarsi alle urne troveranno sulla scheda elettorale, con sotto una casella per il “si” e una per il “no”. Apponendo una croce sul “si” si esprimerà parere favorevole al passaggio della porzione fanese a Mondolfo; mentre barrare il “no” rappresenterà la scelta di voler mantenere le cose come stanno. Nove, in totale, i seggi elettorali in funzione. Sulla sponda fanese si tratta, innanzitutto, del 47 e del 48, entrambi ubicati presso l’ex scuola elementare di Torrette, nei quali gli aventi diritto sono esattamente 831 e 925. Sempre sotto Fano ci sono poi i seggi 55, 63 e 64, tutti collocati nell’ex scuola elementare di via Damiano Chiesa; tre seggi, questi, particolarmente importanti e dei quali terrà fortemente conto anche la Regione Marche quando dovrà prendere la sua decisione finale, perché sono quelli in cui votano i residenti a Marotta di Fano e dunque gli interessati dal “cambio di casacca”.

PER L’ESATTEZZA, di tratta di tutti quelli del 55 (854 aventi diritto) e del 63 (889), mentre tra quelli del seggio 64 (complessivamente 810) ce ne sono 369 di Ponte Sasso che rimarrebbero comunque sotto Fano anche col nuovo confine, stabilito tra via Andersen e via Collodi. Per quanto riguarda il versante mondolfese, i seggi attivi, tutti della parte verso nord di Marotta, sono il 9 (764 aventi diritto), il 10 (748), l’11 (756) e il 12 (736). Quasi superfluo sottolineare che in queste ore nella cittadina costiera censanense l’argomento referendum tiene banco in ogni ambito: al bar, nei negozi, persino nelle sale d’attesa degli ambulatori medici, la domanda è sempre la stessa… vincerà il “si” o il “no”?

PER NON parlare dei social network, specie Facebook, dove i gruppi dei favorevoli e dei contrari al progetto di unificazione sono sempre più numerosi e i rispettivi aderenti non risparmiano certo “bordate” alla concorrenza evidenziano, a seconda dei casi, i presunti aspetti positivi e negativi dell’operazione. Va ricordato che un referendum per il passaggio della Marotta di Fano sotto Mondolfo si tenne anche il 28 e 29 giugno 1981, ma allora furono ammessi a votare tutti i cittadini dei due comuni e il legittimo desiderio dei fanesi di non perdere una parte del territorio prevalse alla grande con la schiacciante vittoria del “no”.

Sandro Franceschetti