"Siglato l’accordo tra Ncd-Udc". E Carloni annuncia la ricandidatura

Il consigliere uscente: Area Popolare e Marche 2020 in sintonia

Il fanese Mirco Carloni (Fotoprint)

Il fanese Mirco Carloni (Fotoprint)

Fano (Pesaro e Urbino), 7 marzo 2015 - Compatti, Ncd e Udc compatti. Pronti all’accordo con Marche 2020. Questa la decisione assunta, ieri pomeriggio, a Roma tra i vertici dei due partiti. In questo modo il nuovo grappamento di centro punta ad arrivare con i consensi oltre il 15% e di crerare preoccupazione nel Pd. Mirco Carloni riconferma la volontà di candidarsi come consigliere regionale per Alleanza Popolare.

Carloni lei ha vissute in diretta le trattative: quali sono le ultime novità dell’incontro tra Udc e Ncd, ieri pomeriggio, a Roma. Quali decisioni sono state prese?

«Quello che posso dire è che l’incontro di tra Cesa, Alfano e Quagliariello è andato molto bene. Il progetto è definito e va avanti. Noi vogliamo costruire nello spazio tra i due Mattei (Matteo Renzi e Matteo Salvini ndr). Per questo progetto, per Area Popolare e Marche2020, e per la definizione della sua presenza alle elezioni regionali, la prossima settimana sarà decisiva».

Un polo moderato di centro, forte, nelle Marche può rappresentare un’alternativa seria per il governo della regionale?

«Il problema non è l’alternativa, ma la consapevolezza che il governo delle Marche non può fare a meno del ceto medio, delle partite Iva, di quanti puntano sulle riforme, di quel tessuto familiare, sociale e imprenditoriale che da sempre è stato la forza e il valore aggiunto della nostra regione».

I rapporti con Forza Italia?

«Noi partiamo dalla nostra autonomia. Metteremo in campo una proposta forte e ci confronteremo solo sulla base dei programmi, primo tra tutti la ripresa economica per generare occupazione e un servizio sanitario che non costringa a fuggire in altre regioni».

Non pensa che le accuse mosse a Gianmario Spacca e Vittoriano Solazzi di cercare il terzo mandato possano essere un peso per la nuova coalizione?

«A me pare che qui nessuno abbia bisogno di dare la caccia a terzi mandati, questa polemica è una cortina fumogena. Se gli amici di Marche2020 si sono messi in gioco è perché avvertono il nostro stesso bisogno di autonomia politica e di indipendenza».

Il candidato governatore del centro sinistra è Luca Ceriscioli, quello del centro destra, secondo lei, chi sarà?

«Le categorie di centrosinistra e centrodestra sono schematismi che non rispecchiano la realtà. Noi presenteremo una proposta partendo dalla centralità delle idee e delle persone».

Ceriscioli ha già dichiarato che l’avversario ideale sarebbe Spacca...

«Ho grandissima stima di Luca Ceriscioli. Non chiudiamo nessuna porta vista l’esperienza di governo, ma temo che il Pd si stia spostando a sinistra verso una deriva minoritaria. E anche il fatto che abbiano indicato Spacca come “nemico ideale” è spia di questa deriva».

Conferma la sua volontà di ricandidarsi?

«Si, vorrei candidarmi. Se i cittadini mi daranno la loro fiducia, vorrei rappresentare con rinnovato impegno questo territorio».