Consigli di quartiere, Possibile: "Il Pd non vuole che siano i cittadini a decidere"

Per il Pd l'elezione dei 9 consiglieri spetta interamente al Consiglio comunale, per "Noi Città" 3 consiglieri devono essere espressione dell'associazionismo, gli altri 6 dovranno essere i cittadini a decidere

Thomas Olivieri e Marta Costantini di Possibile

Thomas Olivieri e Marta Costantini di Possibile

Fano, 4 ottobre 2016 - Il centro sinistra si divide sui consiglieri di quartiere: 9 componenti per 6 Consigli. Per il Pd l'elezione spetta al Consiglio comunale, per "Noi Città" 3 consiglieri devono essere espressione dell'associazionismo, per gli altri 6 dovranno essere i cittadini a decidere. 
"Il Pd - è il commento di Thomas Olivieri di Possibile - vuole usare il manuale Cencelli anche sui Consigli di quartiere. Invece di essere uno strumento di partecipazione dei cittadini, siano essi più o meno vicini alla giunta, il Pd scrive da solo le regole per l'elezione dei prossimi consigli di quartiere. I consiglieri di quartiere, come succedeva trent'anni fa, saranno nominati dai partiti invece che attraverso elezioni democratiche.
Come per la sanità, il Pd non vuole che i cittadini dicano la loro, nemmeno per le problematiche riguardanti il loro quartiere, mentre l'assessore alla partecipazione Samuele Mascarin (Sinistra Unita) sul tema è in religioso silenzio. La partecipazione a Fano è  ancora #possibile?"