Regionali, Forza Italia stavolta si... Spacca

Il direttivo azzurro fanese boccia l’alleanza con “Marche 2020”. Troppi rancori

Maria Antonia Cucuzza con Remigio Ceroni

Maria Antonia Cucuzza con Remigio Ceroni

Fano (Pesaro e Urbino), 22 aprile 2015 - Forza Italia Fano si ribella al partito regionale e dice «no» all’alleanza con Marche 2020. Impossibile per gli “azzurri” fanesi «correre a fianco dell’attuale presidente della Regione, Gianmario Spacca (Pd) e di Ncd (partito che sostiene a tutti gli effetti il governo Renzi a livello nazionale)». Ad aggravare ulteriormente la situazione il fatto che i fanesi di Forza Italia si troverebbero a fare campagna elettorale con il consigliere regionale Mirco Carloni a cui attribuiscono la responsabilità di aver determinato, con la sua candidatura a sindaco alle comunali 2014, la sconfitta del centro destra: ferite che non si sono ancora rimarginate.

FI Fano sottolinea che «i risultati delle ultime amministrative hanno insegnato che quando il centrodestra non corre unito, perde. Speravamo che quella situazione di spaccatura e conseguente frantumazione del voto non si ripetesse più, invece ci troviamo a queste elezioni regionali con Forza Italia che va a rimorchio di Marche 2020 che comprende parte dell’Udc e il Ncd ed esponenti del Pd, mentre i nostri alleati storici (Fratelli d’Italia e Lega, ndr) più vicini ai nostri valori scelgono percorsi diversi».

A firmare il documento, tutto il direttivo fanese: il coordinatore Stefano Mirisola, Maria Antonia Cucuzza (consigliera comunale), Vincenzo Blasi, Letizia Conter, Paolo Perfetto, Mattia Omiccioli, Francesca Falcioni, Stefano Zannini e Filippo Minardi. La non condivisione dell’alleanza con Spacca si traduce nella decisione di FI Fano di «non presentare alcun candidato nelle liste elettorali dopo aver sentito iscritti e simpatizzanti che – sostengono – non vogliono correre insieme a chi ha tradito e governa con il Pd. Il nostro elettorato ci ha più volte ricordato che Spacca ha governato la regione Marche per 10 anni durante i quali non ha permesso il miglioramento della sanità, non ha agevolato le imprese, non ha sostenuto il dragaggio del porto e il ripascimento delle scogliere...».

Fi Fano si assume la responsabilità morale della decisione di non candidarsi ma lascia «a chi di dovere la responsabilità politica di una scelta a nostro avviso suicida». «Personalmente – commenta Letizia Conter del Club Forza Silvio – questa scelta ne potrebbe comportare altre». «L’alleanza con Spacca non ci piace, non corrisponde ai nostri valori – aggiunge Mirisola – questo giro staremo in panchina». E la stessa Cucuzza ammette che con un’alleanza diversa lei si sarebbe candidata: «Certo che sì, cosa mi manca?». Insomma Fano si fa portavoce dei forti malumori esistenti all’interno di Forza Italia nella speranza che anche altri abbiano il coraggio di manifestarli pubblicamente. «Ho molti dubbi sulla scelta di aggregarci a Marche 2020 – stigmatizza il sindaco di Montecopiolo Alfonso Lattanzi – e sulle modalità adottate dal coordinatore regionale Ceroni. Fano ha assunto una decisione coraggiosa e non posso che condividerla». Sul fronte opposto il coordinatore provinciale Alessandro Bettini: «In democrazia si rispettano le regole, invece ognuno crede di essere al centro del mondo».