Caos in maggioranza: Pd e Sinistra Unita dicono “no” a Davide Rossi nella segreteria di Seri

Il puzzle di veti e prese di posizione fa prospettare soluzioni tutt’altro che rapide. Nello sfondo il caso Aset-Marche Multiservizi-Hera

Il sindaco di Fano Massimo Seri

Il sindaco di Fano Massimo Seri

Fano, 23 agosto 2015 - Caos in maggioranza: Pd e Sinistra Unita dicono «no» a Davide Rossi (candidato alle comunali 2014 nella lista civica «Noi città») nella segreteria del sindaco Massimo Seri.

«E’ impossibile per noi anche solo immaginare – scrivono il segretario del Pd, Stefano Marchegiani, nonché vice sindaco e assessore al Turismo e alla Cultura, e la coordinatrice di Sinistra Unita, Rita Carnaroli – in ruoli di capo di gabinetto o di portavoce chi in passato ha fondato “La Tua Fano”».

Stefano Marchegiani e Rita Carnaroli

Stefano Marchegiani e Rita Carnaroli

Insomma veto assoluto di Pd e Sinistra Unita, per Davide Rossi – che è bene ricordare dopo essere stato assessore alla Cultura della prima giunta Aguzzi, è diventato vice presidente della Provincia nella giunta di centro sinistra guidata da Matteo Ricci, oggi sindaco di Pesaro – ma più in generale per i fondatori de “La Tua Fano”, caso mai il primo cittadino avesse in mente qualche altro nome legato a quella esperienza.

Massimo Seri con Davide Rossi

Cosa farà ora Seri?

In realtà il primo cittadino non ha mai fatto nomi limitandosi a dichiarare «in testa ne ho diversi» e specificando che si tratterebbe «di un rafforzamento della segreteria e non della nomina di un capo di gabinetto o di un capo di segreteria, che già esistono».

Da sinistra, Aramis Garbatni e Alberto Santorelli

La presa di posizione di Pd e Sinistra Unita arriva all’indomani dell’uscita di Progetto Fano che dava per certa, da questa settimana, la sostituzione dell’attuale capo di Gabinetto del sindaco Pietro Celani con Davide Rossi. Per i consiglieri d’opposizione si sarebbe trattato di ««Un colpo di Stato» da parte di Matteo Ricci e Luca Ceriscioli perché con Rossi, loro uomo di fiducia, già vicepresidente della Provincia con Ricci, avrebbero di fatto commissariato la città di Fano».

Perché si sarebbe messa in piedi tutta questa manovra?

Secondo Santorelli e Aramis Garbatini per «portare Aset dentro Marche Multiservizi-Hera per soddisfare i bisogni politici di Luca Ceriscioli e Matteo Ricci. Severi, Seri, Minardi, Ceriscioli e Ricci devono, per ragioni politiche, portare in dote l’azienda sana Aset in Marche Multiservizi-Hera». Da qui la richiesta di Progetto Fano di «una commissione di inchiesta».

Ai consiglieri d’opposizione Santorelli e Garbatini rispondono Marchegiani e Rita Carnaroli: «Le loro affermazioni sono prive di ogni fondamento: l’Amministrazione comunale e la maggioranza di centrosinistra sono impegnate in modo serio, leale e trasparente a realizzare la fusione di Aset Spa e di Aset Holding in un’unica azienda pubblica, traducendo passo dopo passo in atti concreti gli impegni assunti con la città durante l’ultima campagna elettorale».

Punto sul quale si è espresso chiaramente anche il sindaco Massimo Seri: «Io sono una persona seria e sulla fusione delle due Aset si va avanti senza se e senza ma».

Aggiungono Marchegiani e Rita Carnaroli: «Siamo consapevoli che Fano si aspetta dall’Amministrazione di centrosinistra una forte discontinuità con i passati governi di centrodestra: è quindi impossibile per noi anche solo immaginare in ruoli di capo di gabinetto o di portavoce chi in passato ha fondato «La Tua Fano». Rispediamo quindi al mittente le provocatorie illazioni dei consiglieri comunali Santorelli e Garbatini, rassicurandoli rispetto alla determinazione con la quale intendiamo continuare con la guida del sindaco Seri a cambiare e a migliorare la nostra città».

Cristian Fanesi e Rosetta Fulvi

La nomina del portavoce del sindaco sarebbe dovuto rientrare in quella riorganizzazione complessiva annunciata per settembre dallo stesso Seri. Riorganizzazione che contestualmente all’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale (si fa il nome di Rosetta Fulvi del Pd) – in sostituzione di Renato Claudio Minardi che questa settimana dovrebbe ufficialmente rassegnare le dimissioni – dovrebbe portare ad un rimpasto di giunta con l’ingresso del settimo assessore (si parla di Cristian Fanesi, Pd) e lo spostamento di alcune deleghe.

Caterina Del Bianco, Stefano Marchegiani, Massimo Seri e Carla Cecchetelli

Nel mirino ci sarebbero il Turismo, che da Marchegiani potrebbe passare all’assessore allo Sport Caterina del Del Bianco (Noi Città), e i Lavori Pubblici che gestiti da Marco Paolini (Noi Città) potrebbero essere affidati al settimo assessore. Nella riorganizzazione potrebbe rientrare anche la delega alle Attività economiche attualmente gestita da Carla Cecchetelli (Pd).

Rosetta Fulvi con Renato Claudio Minardi

Rosetta Fulvi con Renato Claudio Minardi

Il nuovo assessore potrebbe essere a costo zero attraverso dimezzamento dell’indennità di uno o più amministratori, tra presidente del Consiglio e assessori.

Il complicato puzzle politico dovrà essere composto entro il 9 settembre, data fissata per il primo consiglio comunale dopo la pausa estiva.