Venerdì 19 Aprile 2024

Uccisa dal marito, il padre della vittima: "Stavo con loro sempre, era tutto normale"

Delitto di Mondavio, intervista a Francesco Iatesta: "Rossella era una donna come poche, brava e sorridente; pensava sempre al bambino" FOTO Il luogo del delitto

Francesco Iatesta, padre di Rossella

Francesco Iatesta, padre di Rossella

Mondavio (Pesaro e Urbino), 13 dicembre 2014 - Martedì i suoi occhi hanno visto la cosa più sconvolgente che ci possa essere per un padre: la propria figlia morta ammazzata, stesa sul pavimento in un lago di sangue. E’ stato Francesco Iatesta, 81 anni, a scoprire, nella mattinata del 9 dicembre, il corpo senza vita di Rossella, la 46enne di San Filippo sul Cesano uccisa in casa dal marito Gino Ruggieri, che ieri nell’interrogatorio di garanzia effettuato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Fano dal gip Lorena Mussoni ha ammesso di aver aggredito la moglie al culmine di un litigio innescato dal fatto che lei voleva lasciarlo.

Signor Francesco, le chiedo scusa, cosa ricorda di quei momenti? "E’ una scena che ho sempre fissa nella mente, ma non me la sento di descriverla. Appena ho aperto il portone di casa e ho visto quell’orrore sono scappato via gridando".

Erano le 10,50 e lei era uscito di casa tre ore prima, giusto? "Si. Sono partito per accompagnare mio nipote a scuola e poi per andare a fare le analisi del sangue al poliambulatorio di Mondavio alle 8 meno dieci. Prima di rientrare sono passato anche dal medico".

Quando se n’è andato la situazione tra sua figlia e il marito era tranquilla? "Tutto normale, come sempre. Rossella neanche l’ho vista perché era ancora a letto; il bambino lo ha preparato il padre, che ci ha salutato con la consueta gentilezza".

Nei giorni precedenti c’era stata qualche tensione? "No, no. Né negli ultimi giorni, né prima. Io stavo in quella casa, con loro, 24 ore al giorno ed era tutto normale, tutto normale".

Ma suo genero non le aveva detto che voleva lasciare la società che possedeva qui a San Filippo e far ritorno nel Lazio? "Mai, non ne sapevo niente e non credo che sia vero".

Le va di descriverci sua figlia? "Una donna come poche; brava, sorridente, che pensava innanzitutto al suo bambino".

Negli ultimi tempi aveva iniziato il lavoro di promotrice di prodotti per il benessere, la vedeva soddisfatta? "So che le piaceva. Erano circa due mesi che faceva questa costa nuova ed era contenta".

Gino che persona e che genero è stato ed è per lei? "Fino a martedì mattina è sempre stato un uomo bravissimo, per me era come e più di un figlio. Fino a martedì mattina".

Senta, lui ora sta lottando con la morte in una stanza del reparto di rianimazione dell’ospedale di Fano. Lei spera che si salvi? "In questo momento ho talmente tanta confusione dentro e sono così sconvolto che non riesco a rispondere a questa domanda. Non so se dire “si” oppure “no”. Adesso proprio non ce la faccio".

Signor Francesco, mi scusi di nuovo, lei sapeva che sua figlia circa un anno fa ha conosciuto un uomo di San Severino? "Non ho saputo mai niente, assolutamente niente, di tutto questo. Non mi risulta. Dicono, però, che il padre è sempre l’ultimo a sapere le cose. Adesso scusate, voglio rimanere da solo, con il ricordo di Rossella".