Fano (Pesaro e Urbino), 16 dicembre 2014 - Questa mattina i medici del reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Croce di Fano hanno sciolto la prognosi su Gino Ruggieri, il 48enne di San Filippo sul Cesano che martedì 9 dicembre aggredito mortalmente la moglie Rosella Iatesta (foto) all’interno della loro villetta di San Filippo sul Cesano e poi ha tentato il suicidio ingerendo quasi un litro di un potente insetticida liquido. Dopo essere rimasto per una settimana tra la vita e la morte, l’uomo non è più a rischio sopravvivenza.
Per questo motivo, ne è stato disposto il trasferimento (in atto in questi momenti) all’ospedale San Salvatore di Pesaro, nel reparto detentivo del nosocomio, dove proseguiranno le cure fino a quando non sarà in condizioni tali da poter essere tradotto in carcere. Il gip Lorena Mussoni, infatti, venerdì scorso, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha emanato il provvedimento della misura cautelare in carcere, così come richiesto dal pubblico ministero Sante Bascucci. Oggi gli inquirenti effettueranno nuovi rilievi nella casa in cui si è consumato l’omicidio.