Fano (Pesaro Urbino), 15 giugno 2011 - Saranno presentati venerdì' 17 giugno in una conferenza stampa a Fano i risultati di un progetto speciale della Regione Marche sulla diagnostica della malattia bipolare. Attraverso la valutazione degli acidi grassi delle piastrine è stato possibile, dopo una prima fase sperimentale, riconoscere i pazienti con depressione maggiore dai bipolari. Le diagnosi di bipolarismo sono possibili in genere dopo un periodo di tempo, in alcuni casi molto lungo, con evidenti difficoltà terapeutiche.

Questi studi rappresentano una vera e propria svolta: per la prima volta si può parlare di ‘markers’ biologici per la tipizzazione diagnostica della depressione con un semplice prelievo di sangue. Fino a questo momento la diagnostica era affidata agli psichiatri, che in questo modo potranno avere l’appoggio di un dato biologico analitico grazie alle raffinate tecniche analitiche, molecolari e biotecnologiche adoperate nel progetto, che ha tra i consulenti il Premio Nobel per la chimica 1993 Kary Mullis.

Lo studio è curato dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Asur 3, dal laboratorio analisi dell’azienda Ospedali Riuniti Marche Nord, dal Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Dipartimento di Scienze della Terra, della Vita e dell’Ambiente DiSTeVa dell’Università di Urbino, l’Istituto di Ricerca in Psichiatria e Cardiologia Quantitativa ed Evoluzionistica ‘Paolo Sotgiu’ di Lugano e il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Universita’ di Bologna, con la collaborazione di quella di Chicago.