Fano, 27 marzo 2012 - Buon debutto per Karel Zeman sulla panchina del Fano. Nulla di eclatante, parliamo di un normalissimo 1-1, ma di notevole consistenza, poiché consente ai granata di avvicinarsi alla matematica salvezza (ormai virtualmente acquisita). Per una volta, Karel ha fatto meglio di babbo Zdenek, vista la concomitante sonora sconfitta del Pescara in quel di Ascoli (3-0). Emozioni forti in casa Zeman dove in questo caso l’allievo ha superato il maestro.


Il Fano nell’insidioso 'Purificato' di Fondi ha pressochè superato l’importante test di verifica del grado di assimilazione del lavoro svolto in pochi giorni, in cui le nozioni trasmesse dal giovane Zeman sembrano essere state recepite ed applicate sul campo, almeno per gran parte della gara.


Bene la truppa granata nei primi 20-25 minuti di stampo prettamente zemaniano ("inizio travolgente" parole di Karel), dove l’Alma corre e gioca. Sin qui l’effetto Zeman, 20 minuti alla grande, almeno segnatamente al tipo di calcio che ha in mente il neo allenatore del Fano. E non poteva essere diversamente, considerando il tipo di gara, l’assenza di un buon numero di effettivi, e i cambiamenti tattici apportati (dal 4-4-2, al 4-3-3). Primo tempo che si chiudeva sullo 0-0 con un paio di occasioni per parte. Poi l’Alma va sotto (complice una mano malandrina di Ricciardo che di fatto permetteva a Konate di sparare a rete), ma non si disunisce: altra importante risposta di un Fano che avrebbe potuto scompaginarsi o puntare a un arrembaggio tipico del calcio made in Zeman, rischiando di farsi trafiggere in contropiede. Alma che invece reagisce con lucidità, e con la consapevolezza di poter riuscire a recuperare con razionalità, alternando la forza del gioco richiesto da Zeman alla praticità. Arriva il pareggio e c’è un’altra considerazione da fare: il Fano sul finire soffre ma ancora una volta non si scompone, sino alla conquista di un prezioso punto.


Da qui Zeman jr potrà ripartire oggi, per continuare a migliorare automatismi e dinamiche tattiche del nuovo Fano che già domenica prossima contro il quotato Chieti (5° in classifica) potrebbero determinare un ulteriore salto di qualità, anche alla luce di un buon numero di giocatori che torneranno a disposizione, sui quali Zeman potrà fare affidamento: da capitan Amaranti a Bartolini, da Noviello a Serafini e Antonioli. Per non parlare di un Ivan Piccoli finalmente ritrovato dopo l’operazione al ginocchio ed oltre tre mesi di assenza, subito in gol al suo rientro (4° sigillo stagionale), dal dischetto e con implacabile freddezza in un momento delicato della gara. Buoni segnali sulla strada maestra della squadra del presidente Gabellini, verso una nuova primavera granata.
 

di Roberto Farabini