Fano, 13 aprile 2012 - I PERUGINI annunciati al «Mancini» per il match di domenica sono troppi: i 550 biglietti a loro disposizione sono già stati tutti venduti. Ma la società del Grifone ha fatto sapere ufficialmente, che i supporters al seguito potrebbero essere molti di più fino al doppio.

Ciò ha provocato una fibrillazione per l’ordine pubblico, tanto che dopo un primo confronto ieri pomeriggio, la questura, dopo aver messo in forte dubbio la regolare disputa dell’incontro, ha annunciato un sopralluogo al «Mancini» per questa mattina, insieme al presidente del Fano Claudio Gabellini e a tecnici comunali, per verificare le possibili soluzioni. Si partirà dalla possibilità di ampliare il settore ospite, dando così più biglietti ai tifosi perugini. Oppure si potrà anche arrivare a trasferire il match in un altro stadio. Ipotesi più complicata e difficile. Comunque la decisione arrivrà in giornata. Il Perugia si presenta a Fano da capolista e non vorrà rinviare il match.

INTANTO il Fano dovrà fare a meno del difensore Riccardo Cossu, infortunatosi a Vibo Valentia. La lesione ai legamenti gli ha impedito di chiudere una stagione interpretata alla grande, da autentico perno della difesa. Sempre in campo dallo scorso agosto (34 gare giocate su 35), il forte centrale granata si dovrà operare presto, per resettare e ricominciare tutto daccapo. Rientro previsto tra 5-6 mesi. Ci teneva molto a giocare queste ultime gare, finalmente meno pressanti anche per via di una classifica rassicurante (Fano virtualmente salvo). Ma il destino è stato beffardo.

Ovviamente gli è caduto il mondo addosso quando gli hanno comunicato la gravità dell’infortunio: «E pensare che ho fatto tutto io — spiega Cossu — perché mi ha ceduto il piede sinistro. Ora spero di recuperare magari prima di quanto previsto in questi casi, un po’ come accaduto a Urbinati». Arriva il Perugia, e i brutti ricordi affiorano inevitabilmente: «Sì, perchè a Perugia ci andò tutto storto: il mio autogol, poi il mio gol per il momentaneo 2-1. Poi l’immeritato 4-1 finale. Avrei voluto esserci domenica anche per questi motivi. Ma sarò allo stadio e sulla partita sono ottimista». Nel frattempo ti dedicherai alla famiglia: «Sì, avrò più tempo per stare con mia moglie e con la piccola Virginia nata quest’inverno».

Roberto Farabini