«Via quei tavolini e quelle sedie»

Via Arco d’Augusto nel mirino dell’assessore Marchegiani. Un problema che andrà a coinvolgere tutti i bar e i ristoranti

Via Arco d’Augusto a Fano

Via Arco d’Augusto a Fano

Fano, 14 settembre 2014 - AL TERMINE delle attuali concessioni temporanee di utilizzo del suolo pubblico... via i tavolini da via Arco d’Augusto, a meno che non diventi pedonalizzata. Bar e ristoranti dovranno trovare un’altra soluzione per la prossima estate, perché dopo l’incidente mortale di qualche mese fa in via Nolfi e il recente investimento di una ciclista in piazza XX settembre, l’assessore alla Mobilità Urbana Stefano Marchegiani è risoluto: «Bisogna trovare nuove soluzioni per mettere in sicurezza il centro storico».

IN QUESTI primi 100 giorni in Comune la nuova amministrazione non ha portato avanti il disegno tracciato (ma mai attuato) dall’ex assessore Michele Silvestri, che aveva più volte annunciato la chiusura totale della piazza e il posizionamento di 7 telecamere ad altrettanti varchi del centro. In questi mesi la di Giunta Seri ha fatto verifiche con diversi sopralluoghi «sia a Fano Sud che a Fano Centro che nelle periferie più vicine come Bellocchi, con situazioni già segnalate piuttosto critiche» e la prossima settimana è stato fissato un summit con il comandante della municipale per tirare le somme ed entrare in azione.

«Al centro c’è il carico scarico delle merci — rivela l’assessore — che può essere migliorato andando ad imitare buone pratiche di comuni vicini: dando una fascia oraria più netta, evitando dei percorsi un po’ tortuosi. Poi c’è il tema della piazza che sicuramente va risolto subito perché c’è un’anarchia che è difficile dominare. Ma non si fa con le telecamere che hanno un meccanismo di privacy molto complesso, per metterle. Va effettuato un progressivo ritorno alla Ztl: per esempio bisogna tornare alla via Nolfi originale nella zona di fronte alla Gandiglio perché quel rettilineo ha portato in centro un flusso veicolare notevole. Va privilegiata una mobilità con la bicicletta o a piedi».

PROBLEMATICA però è anche la convivenza bici-pedoni. «Ci sono delle pratiche che dobbiamo vedere come conciliare a Fano — prosegue Marchegiani —: nella vicina Pesaro ad esempio, in determinati orari, in via Branca si scende dalla bici (cosa che nessuno fa,ndr). Perché non possiamo andare a marcare nelle vie del centro storico un percorso per le biciclette, diventerebbe un inquinamento ottico notevole. Abbiamo un corso stretto, per cui lì andrebbe pure fatto un orario di carico-scarico fino alle 10 e poi stop».

Ma è già così, solo che non viene rispettato né sanzionato. «Ovviamente il controllo dovrà essere assiduo. Io non dò la colpa ai vigili, perché si va a finire in un regime sanzionatorio che è sempre un po’ difficile da praticare. Bisognerebbe essere tutti un po’ più responsabili. Per questo faremo conferenze educative nelle scuole». Infine c’è l’uso di questi spazi. «Sta arrivando la bozza per le concessioni permanenti del suolo pubblico, perché a volte ce ne sono che vanno fuori dalle righe.

Ci sono infatti luoghi in cui si mangia in mezzo al passo carraio e non è bello da vedere né a norma dal punto di vista igienico sanitario. O via Arco d’Augusto diventa una zona pedonalizzata o se no via i tavolini».

Tiziana Petrelli