Si fingevano corrieri e derubavano i negozianti, tre denunciati

Farebbero parte di una banda specializzata in furti ai danni di esercizi commerciali, che aveva effettuato colpi in diverse zone del centro e del Nord Italia VIDEO Incastrati dalle telecamere

Il dirigente del Commissariato di Fano, Stefano Seretti (immagine d'archivio)

Il dirigente del Commissariato di Fano, Stefano Seretti (immagine d'archivio)

Fano (Pesaro e Urbino), 28 maggio 2015 - Sono stati denunciati tre uomini di origine napoletana che rubavano con il metodo “del finto corriere” (video). Due sono ai domiciliari in attesa di processo, l'altro è libero. Alla fine di febbraio il titolare di una ditta di abbigliamento con sede nel Pescarese, ma con punti vendita anche a Fano, si è recato al Commissariato di Polizia di Fano lamentando la sottrazione di 15 colli contenenti oltre 100 paia di scarpe, per un valore di circa 10mila euro. Il commerciante ha riferito che i pacchi in questione erano stati consegnati al negozio da un noto corriere della zona.

Dopo un paio giorni gli è arrivata una telefonata da un sedicente impiegato del corriere, il quale ha riferito che a breve un secondo furgone sarebbe ripassato a ritirare i 15 colli in questione, consegnati per errore e da sostituire con altri. Dopo alcuni minuti, infatti, è giunto un furgone con colori ed insegne del corriere, che ha ritirato tutti gli scatoloni. Il fattorino, prima di ripartire con il furgone e dopo essersi profuso in scuse per l’errore, ha assicurato che nei giorni seguenti sarebbero pervenuti i colli effettivamente destinati a quell’esercizio.

Trascorsi alcuni giorni, non vedendo arrivare la merce, il titolare dell'esercizio commerciale ha chiesto spiegazioni al corriere che, però, ha raccontato di non aver mai effettuato alcun tipo di ritiro nel negozio in questione. Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Fano, condotte anche visionando le immagini del sistema di videosorveglianza del negozio, hanno permesso di identificare il finto fattorino. Si tratta di Salvatore Stasino di 29 anni e due suoi complici Carmine Caputo e Raffaele Angri, rispettivamente di 33 e 38 anni, tutti di origine napoletana e già noti alle Forze dell’Ordine.

E' emerso, inoltre, che i tre soggetti in questione facevano parte di una banda specializzata in furti ai danni di esercizi commerciali, che aveva effettuato colpi in diverse zone del centro e  del nord ItaliaI due uomini si trovano attualmente agli arresti domiciliari in attesa del processo, mentre il terzo è stato denunciato in stato di libertà.