Fano (Pesaro e Urbino), 1 aprile 2015 - UN’INTERA dorsale ostaggio di una viabilità davvero da terzo mondo. E’ quella che si trova a cavallo tra la Valcesano e la Valmetauro. I paesi più colpiti sono: Orciano, Mondavio, Barchi, San Giorgio e Piagge, che vedono sempre più compromessa la rete stradale che li collega sul fronte cesanense alla Sp 424 e sul versante opposto alla E-78 e alla Flaminia. Non c’è una strada, letteralmete una, che sia ancora degna di questo nome e che negli ultimi quaranta anni sia mai stata così malridotta. Una situazione indecente, che oltre a creare molti disagi, rappresenta un serio rischio per la sicurezza di automobilisti, motociclisti e ciclisti e anche per la tempestività di intervento dei mezzi di soccorso che devono fare lo slalom fra le insidie dell’asfalto.
SUL LATO Metauro ad esempio è subito un bollettino di guerra: la Sp 49 Cavallara è piena di avvallamenti, crepe e ‘crateri’ per quasi tutti i suoi 8 chilometri di estensione e intorno al quarto chilometro negli ultimissimi giorni si è verificato un cedimento franoso che ha fatto sprofondare un’intera corsia di oltre un metro per un’estensione di circa una ventina. La voragine è semplicemente segnalata con dei cartelli e gli automobilisti procedono a senso unico alternato.
A POCHISSIMI chilometri da quel posto, è stata chiusa al traffico lunedì, tanto per cambiare a causa di un altro smottamento, anche la strada comunale di Orciano che collega le frazioni di Montebello e Schieppe e che molti utilizzavano come alternativa proprio alla provinciale 49.
DRAMMATICA anche la situazione della Sp 5 Mondaviese nel tratto da Barchi a Sant’Ippolito, con l’ormai cronica interruzione all’altezza di Sorbolongo (bypassata facendo transitare i mezzi in una stradina larga 4 metri che passa dentro al paese) e due grossi cedimenti anche in prossimità di Reforzate e all’ingresso di Barchi. Simili al paesaggio lunare, sempre sul versante metaurense, anche la strada Orcianese che porta a San Giorgio, Piagge e San Costanzo e, ancora di più, l’arteria che da Piagge conduce in località Cerbara.
Sul lato Cesano, disco rosso per la provinciale 5 bis Orciano-San Filippo, dove in molti tratti infatti occorre procedere a passo d’uomo per evitare incidenti.
«E’ DAVVERO una situazione invivibile – denuncia infatti l’ingegner Andrea Anniballi, affrontando l’argomento – e la colpa non è certo delle mutate condizioni meteo, bensì di una mancata attività di puntuale manutenzione che si protrae ormai da diversi anni. La manutenzione stradale è una cosa seria, ma da noi non esiste più. Se si arriva a situazioni in cui le strade perdono la loro sagoma geometrica di progetto, poi è chiaro che s’innescano collassi devastanti».
«Avvallamenti, dossi e piccoli distaccamenti – conclude l’ingegnere – sono campanelli d’allarme che devono condurre ad un immediato intervento e invece tutto è fermo. Se non ci sarà un’inversione di rotta e se non si ricomincerà a fare manutenzione seria, ci ritroveremo senza strade».