Fano e Vitruvio, dal Teatro Romano alla via Flaminia... nuovi riscontri

Sabato 28 marzo alle 10.30 nella Sala della Fondazione della Cassa di Risparmio, il professor Clini presenta tre dottorati di ricerca a tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico fanese

L'Uomo Vitruviano di Leonardo

L'Uomo Vitruviano di Leonardo

Fano (Pesaro e Urbino), 26 marzo 2015 - 'Fano e Vitruvio. Dal teatro romano alla via Flaminia, nuovi riscontri'. Questa la nuova iniziativa, proposta dal Centro Studi Vitruviani, che si terrà sabato 28 marzo 2015, alle ore 10,30, nella Sala della Fondazione della Cassa di Risparmio, in via Montevecchio a Fano.

Si tratta della presentazione delle tesi di dottorato in “Architettura classica e Studi Vitruviani. Analisi, rappresentazione, comunicazione e tutela”, finanziato da FanoAteneo (ente di promozione degli studi universitari finanziato da diverse istituzioni del territorio tra cui Comune di Fano, Fondazione Cassa di Risparmio, Provincia di Pesaro e Urbino, Camera di Commercio, Carifano spa, Banca di Credito Cooperativo, Confindustria), in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche – Scuola di Dottorato di Ricerca in Scienze dell'Ingegneria e l'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. All’iniziativa intervengono il sindaco di Fano Massimo Seri e l’assessore alla cultura Stefano Marchegiani, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Fabio Tombari, il rettore dell’Università Politecnica della Marche prof. Sauro Longhi, il rettore dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” prof. Vilberto Stocchi e il presidente del CSV Luciano Filippo Bracci. 

I neodottori di ricerca, Daniela Amadei, Massimo Gasparini e Marco Proietti, introdotti dal prof. Paolo Clini, coordinatore del Curriculum di Dottorato, presenteranno i temi affrontati nelle loro tesi, molto attuali e inerenti la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico e storico della città di Fano e del suo territorio, nonché della presenza del classico anche nell’architettura contemporanea. Daniela Amadei, nella sua tesi dal titolo “L’ordine e la geometria nel teatro antico. Diffusione e fortuna del De Architectura di Vitruvio. Caso studio: il teatro romano di Fanum Fortunae”, affronta il tema del teatro antico sia dal punto di vista teorico che reale. L’excursus sui dettami vitruviani e sulla loro interpretazione grafica rinascimentale, si completa con lo studio del  teatro di Fanum Fortunae, riscontrando interessanti concordanze tra la teoria e la prassi costruttiva. Elementi che aggiungono fondati motivi di riflessione sulla presenza dell’architetto Vitruvio nella città di Fano.

Massimo Gasparini incentra invece la sua ricerca, dal titolo “Interventi infrastrutturali e recenti scoperte di edilizia pubblica augustea lungo la Via Flaminia nell’area medioadriatica”, sull’analisi dei consistenti complessi architettonici di pubblico interesse di età augustea conservatisi nel territorio e nelle città romane (Forum Sempronii, Colonia Iulia Fanestris, Colonia Iulia Felix Pisaurum) attraversate dalla Via Flaminia. Si sono inoltre studiate le analogie e le diversità tra la realtà archeologica e la prassi costruttiva riportata nel De Architectura e le motivazioni storiche e ideologiche dell’imponente intervento edificatorio di impronta augustea.

Marco Proietti infine, con la tesi “Corsi e ricorsi del Classico. Verso la definizione di uno stile architettonico nazionale nel ventennio tra le due guerre”, affronta il tema della fortuna del classico e della sua rinascita nell’architettura del Novecento, con particolare riferimento all’architettura della scuola romana tra le due guerre. Un percorso tra architettura costruita e architettura pensata dove anche le manifestazioni più moderniste possono essere ricondotte a canoni classici.  In conclusione il prof. Paolo Clini presenterà i nuovi dottorandi e i nuovi dottorati di ricerca vitruviani, finanziati da Regione Marche, Fondazione Cassa di Risparmio Fano, Università Politecnica delle Marche, in collaborazione con Università degli Studi di Urbino,  che verteranno principalmente su ambiti di divulgazione e  musealizzazione dell’archeologia del nostro territorio.