Orciano, spaventosa voragine in strada: case evacuate e negozi chiusi

Terrore in centro: risucchiati almeno 15 metri di asfalto. Le cause del maxicedimento. "Disastro annunciato?" FOTO lavori in corso - FOTO la voragine

Lavori in corso nella voragine di Orciano (Foto Franceschetti)

Lavori in corso nella voragine di Orciano (Foto Franceschetti)

Orciano (Pesaro Urbino), 4 ottobre 2015 - Ben otto abitazioni fatte evacuare d’urgenza con i proprietari costretti a trovare una sistemazione di fortuna, 5 esercizi pubblici, ieri, e forse anche nei prossimi giorni, con le saracinesche abbassate, mezzo paese rimasto per 24 ore senz’acqua corrente nei rubinetti e problemi enormi alla viabilità (FOTO). E’ un bilancio, sommario, dei danni causati dallo spaventoso crollo (FOTO) che venerdì sera, alle 20,10, si è letteralmente mangiato un tratto di oltre 20 metri della strada provinciale 5 bis che lambisce le mura del centro storico di Orciano.

La strada principale che attraversa il paese, collegandolo verso ovest innanzitutto a Barchi e a Mondavio e verso il mare a San Giorgio e a Piagge, fino a Fano e a Marotta. Delle 8 case fatte sgomberare, quattro si affacciano su viale Kennedy, quello direttamente interessato dal cedimento, e quattro sul centralissimo e parallelo corso Matteotti. In aggiunta a queste abitazioni private, sono stati dichiarati ‘non utilizzabili’ il ristorante pizzeria ‘Antichi Saporti’ (in via Kennedy, proprio di fronte all’asfalto crollato); mentre, in corso Matteotti, l’ufficio postale, il noto negozio di abbigliamento ‘Walter e Marisa’, la barbieria ‘Sergio’ e l’edicola di Lucia Saudelli, che tra l’ironico e il depresso commenta: «Proprio oggi (ieri, ndr) che parlano di Orciano in tutta Italia, con tanto di servizi anche sul Tg di Rai Uno, e che i giornali vanno letteralmente a ruba, mi hanno obbligata a tenere chiuso e allora sapete cosa ho fatto? Ho preso uno scaffale mobile, l’ho riempito di quotidiani, soprattutto del Carlino, e mi sono messa a venderli sul marciapiede, davanti al negozio. E ho avuto ragione perché gli incassi sono molto interessanti. Farò così anche domani (oggi, ndr) e finché non mi faranno riaprire».

Al di là del simpatico escamotage di questa edicolante, la questione è in realtà molto seria, non solo per le conseguenze subite dalle famiglie costrette ad abbandonare le proprie abitazioni e per gli esercizi pubblici chiusi, ma anche per il sistema viario, fortemente compromesso. La Sp 5 bis è infatti la principale arteria che attraversa Orciano e l’unica percorribile sulla direttrice mare-monte dai mezzi pesanti e dagli autobus. Attualmente, il traffico è dirottato sul parallelo corso Matteotti e su via Cosimo Betti, in pieno centro storico, ma si tratta di strade che non sono in grado di garantire il transito di camion e neppure di corriere. Per cui, ora come ora, un bus o un mezzo pesante con del materiale da trasportare da un capo all’altro del paese, anziché fare poco più di mille metri è costretto a scendere verso la Sp 424 e poi a risalire facendo almeno 15 chilometri in più.

Sulle cause del maxi cedimento non c’è ancora una tesi certa, ma diversi cittadini parlano di «disastro annunciato», perché «fuoriuscite d’acqua sospette, forse riconducibili alla rete idrica, e crepe preoccupanti in alcune abitazioni della zona erano state segnalate all’amministrazione da tempo». Nella serata di ieri il sindaco Stefano Bacchiocchi ha dato notizia del ripristino della fornitura idrica, aggiungendo che entro stasera tutti gli evacuati tranne uno (la cui abitazione è proprio a ridosso della voragine) potrebbero rientrare nelle loro case, oggetto in queste ore di sopralluoghi tecnici.