{{IMG_SX}}Fermo, 21 gennaio 2008 - Il fondatore della Comunità di Capodarco, monsignor Vinicio Albanesi, è anche parroco di San Marco alle Paludi, la frazione di Fermo nel cui territorio è prevista l'istallazione della centrale a biomasse per la produzione di energia elettrica.

 

Quale parroco di San Marco, domani presenterà alle istituzioni locali, uno studio sull'abbandono trentennale della zona, che improvvisamente si appresta ora a ospitare ''una centrale a biomasse, un autodromo-motodromo, un depuratore, una strada a quattro corsie mari-monti, una fabbrica di pannelli fotovoltaici''. A detta del parroco, tutti questi cambiamenti previsti ''non porteranno alcun vantaggio ai residenti'', ma solo ai proprietari dei terreni che hanno interessi della costruzione dei nuovi impianti.

 

"Nella zona di San Marco alle Paludi c'è stato un progressivo invecchiamento della popolazione e oggi l'età media di un capofamiglia è 63 anni. Le nascite sono pari alla metà dei decessi e in questi anni molti residenti hanno abbandonato la frazione perché la sua conformazione urbanistica non consente alcuna forma di vita sociale o uso di spazi pubblici''. Poi il parroco Albanesi ricorda che quella che è nata quale zona industriale di Fermo, in realtà  ''è al servizio dell'intero comprensorio, senza però alcun ritorno per la popolazione''.

 

Nell'incontro che avrà domani con Paolo Petrini, assessore regionale all'agricoltura, con Massimo Rossi, presidente della Provincia di Ascoli, e con Saturnino di Ruscio, sindaco di Fermo, il parroco chiederà fra l'altro di realizzare una scuola e alcuni spazi pubblici, di ripensare le politiche abitative della zona, tenendo conto di una progettazione ambientale e industriale più armonica.