Petritoli, Agriaso: scattano i licenziamenti

Dipendenti a casa dal 31 marzo con cinque mesi di mobilità

Petritoli, i lavoratori Agriaso

Petritoli, i lavoratori Agriaso

Petritoli (Fermo), 27 marzo 2015 - Un copione visto e rivisto troppe volte, quello delle aziende storiche che crollano sotto il peso della crisi e di tanti lavoratori che si trovano senza impiego e senza prospettive per il futuro. È quanto sta accadendo a quella che un tempo era la grande realtà dell’Azienda Agroalimentare Fratelli Monaldi di Petritoli, il cui fallimento ha trascinato con sé anche il licenziamento di circa quindici operai dell’azienda agricola complementare Agriaso, seppure quest’ultima non sia in fallimento.

Il 31 marzo, infatti, gli operai saranno licenziati e potranno avere diritto solo ad una mobilità in deroga per cinque mesi. Ma andiamo per gradi. Mentre per l’azienda agricola Fratelli Monaldi (che si occupava di trasformazione e commercializzazione di uova e prodotti ovoderivati) il tribunale ha decretato il fallimento a fine maggio, l’azienda agricola Agriaso (addetta alla produzione di uova) ha proseguito l’attività fino ad agosto grazie al contratto di soccida stipulato con la Monaldi Italia di Verona, l’azienda che da tempo ha manifestato interesse all’acquisto dell’Agroalimentare.

A fine agosto, in seguito al ritiro delle galline dai pollai, tutti i lavoratori agricoli si sono trovati senza impiego. A ciò si aggiunge il mancato pagamento delle mensilità pregresse – a partire da giugno e da luglio – per molti operai. A quel punto l’amministratore delegato dell’Agriaso Elena Monaldi aveva chiesto per loro la Cisoa, conseguentemente approvata dall’Inps e scaduta il 31 dicembre. Nello stesso tempo la Monaldi aveva ammesso le serie criticità a cui l’Agriaso sarebbe andata incontro. Ieri i segretari territoriali delle organizzazioni sindacali di Fai Cgil, Flai Cisl e Uila Uil hanno avuto un incontro con il consulente aziendale dell’Agriaso per la tutela dei diritti dei lavoratori.

Si sono infatti gettate le basi per il raggiungimento di un accordo sul pagamento delle mensilità pregresse relative al 2014 e di quelle dei primi tre mesi del 2015. Allo scadere dei termini della Cisoa i lavoratori sono tornati a carico dell’azienda. I sindacati, inoltre, sono impegnati sia sull’iter da avviare per la richiesta di mobilità in deroga per cinque mesi, che sul fronte delle modalità con cui si dovrà raggiungere un accordo con l’Agriaso per il pagamento dei compensi stabiliti dal trattamento di fine rapporto.