Nell’auto del ladro spuntano anche vestiti rubati

Sant’Elpidio a Mare: 42enne in manette per il colpo da ‘Exe computer’, ma salta fuori altra refurtiva

I carabinieri hanno arrestato un 42enne per il furto da ‘Exe computer service’ (foto d’archivio)

I carabinieri hanno arrestato un 42enne per il furto da ‘Exe computer service’ (foto d’archivio)

Sant’Elpidio a Mare, 28 gennaio 2015 - È stato arrestato l’uomo fermato l’altro giorno dai carabinieri del radiomobile, che avevano rinvenuto all’interno dell’auto su cui il tizio viaggiava computer e accessori vari risultati rubati poche ore prima nel negozio ‘Exe computer service’ di Sant’Elpidio a Mare. Per P.D., 42 anni, noto alle forze dell’ordine, tossicodipendente residente a Fermo, sono scattate le manette: è stato colto in flagranza dei reati di furto aggravato e ricettazione.

Il furto era avvenuto alle prime luci dell’alba, verso le 6.15, quando l’uomo era stato notato mentre armeggiava con un piede di porco sulla porta d’ingresso del negozio di articoli informatici, di fronte a piazzale Marconi. Il fatto era stato subito segnalato al radiomobile, ma il ladro aveva preso computer, smartphone e accessori, li aveva caricati in auto (non è ancora chiaro se abbia fatto tutto da solo) ed era scappato. Così era stato subito diramato l’allarme e qualche ora dopo, una pattuglia dei carabinieri aveva fermato l’auto in territorio di Monte Urano. Alla guida c’era il 42enne, persona ben conosciuta dai militari, che perquisendo l’auto, hanno potuto rinvenire parecchio materiale informatico. Il che ha fatto subito dedurre che potesse trattarsi proprio del bottino trafugato dal negozio ‘Exe’.

Ma i carabinieri hanno trovato nell’auto anche alcuni capi di abbigliamento, provenienti da un negozio non ancora ben identificato, che sono stati posti sotto sequestro, mentre proseguono le indagini per individuare dove sono rubati. Accanto alla refurtiva c’erano anche alcuni attrezzi del mestiere – guanti, passamontagna e torcia elettrica – che dovevano essere stati utilizzati per azioni predatorie. Computer e smartphone sono stati restituiti ai proprietari, che hanno tirato un comprensibile sospiro di sollievo, visto che il valore del materiale rubato si aggirava sui 10mila euro.

Marisa Colibazzi