Il marchio Balducci diventa fermano, colpo della Asso Spa

Acquisito dalla storica azienda di calzature per bimbi

Asso Spa

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Fermo, 1 maggio 2016 - Finisce nel distretto calzaturiero del Fermano lo storico marchio di calzature per bambino, Balducci. Con la firma del contratto di licenza con proposta irrevocabile di acquisto della griffe, infatti, è diventato di proprietà del marchio Asso Spa, azienda leader nella produzione e distribuzione di calzature da bambino che ha sede in contrada Girola.

Secondo i rumors che circolavano da diversi giorni, la cifra intorno a cui si sarebbe concluso l’affare tra l’azienda di Pieve a Nievole (Pistoia) e la società fermana si aggirerebbe sui 2 milioni di euro. Attraverso l’accordo, la Asso si è assunta la sfida di continuare la lunga tradizione della Balducci, mantenendo in Italia lo storico marchio, che ora dovrà essere rilanciato rimanendo fedeli allo stile e al mood.

«Siamo molto soddisfatti di questa acquisizione – commenta Sauro Silenzi, amministratore delegato e fondatore di Asso insieme a Silvano Donati – che ci permetterà non solo di rafforzare la nostra leadership in quello domestico, ma anche di crescere in altri mercati». L’azienda fermana, fondata nel 1987, conta una quarantina di dipendenti, ha delocalizzato parte della produzione in estremo Oriente e, attualmente, ha come propri marchi Asso, Asso104 e Didiblu, è licenziataria di Laura Biagiotti e Winx ed ora è proprietaria di un brand che rappresenta la storia della calzatura da bambino.

Parla di «brillante operazione e di ulteriore dimostrazione che nel Fermano c’è gente che non molla», il presidente di Confindustria, Andrea Santori. Più mesti i toni della Balducci Spa nel dare notizia di un accordo, frutto di una decisione dolorosa: «Per scongiurare il depauperamento del patrimonio aziendale e garantire il miglior soddisfacimento possibile dei creditori, Balducci comunica di aver concluso un contratto di licenza del marchio con la Asso, che ha fatto seguire una proposta irrevocabile di acquisto del marchio stesso, alla quale, nel rispetto delle procedure di risoluzione della crisi d’impresa, sarà dato seguito». L’accordo raggiunto riguarda solo il marchio per cui si spezza ogni legame tra brand e azienda toscana e, di conseguenza, con i 45 dipendenti che dal 23 marzo hanno visto bloccata la produzione e speravano in un diverso finale. Caustici i sindacati toscani, che parlano di ‘svendita’ dello storico marchio.