Fermo, 27 luglio 2016 - I due unabomber delle chiese hanno confessato. Lo hanno fatto questa mattina davanti al sostituto procuratore di Fermo, Mirko Monti, che coordina le indagini sugli ordigni esplosivi piazzati davanti ai luoghi di culto tra gennaio e maggio scorsi (FOTO).
Marco Bordoni, operatore ecologico di 30 anni, e Martino Paniconi, disoccupato di 44 anni, compagnati dai rispettivi legali, gli avvocati Stefano Chiodini, Alessandro Bargoni e Alessio Ceroni, hanno chiesto di esser sentiti volontariamente. Il primo ad esser ascoltato, per circa due ore, è stato Bordoni.
“L’interrogatorio è stato molto positivo – ha commentato all’uscita dalla Procura l’avvocato Chiodini – Abbiamo chiarito tutti gli aspetti, Marco voleva liberarsi da questo peso. E’ stata una scelta del ragazzo spiegare tutto. Ha preso coscienza dell’errore fatto ed ha tenuto a precisare che non c’era volontà di colpire alcuna persona fisica, tant’è che l’ultimo episodio contestato, quello di Campiglione, si è verificato in un posto casuale, in quanto dove erano andati precedentemente nella curia arcivescovile di Macerata, hanno visto che era troppo affollato di persone e non volevano ci fossero rischi”.
Due ore di interrogatorio anche per Paniconi che ha fatto la ricostruzione del suo ruolo nella vicenda, anche lui ammettendo le sue colpe.