Montegiorgio (Fermo), 14 aprile 2011 - CARO DIARIO, oggi è proprio una giornata no... stamattina ho fatto tardi a scuola, a causa di quel “catorcio” di proprietà del nonno. Pensa, che è una navicella del 2020, immagina quant’ è preistorica!


La giornata era appena iniziata quando, durante il tragitto casa-scuola, la navicella si è incastrata nelle Double tower (le torri in via Astro Azzurro, alte 60 m, che producono energia geotermica per tutta la città di Salandria ). Per liberarci da quella situazione il nonno Tony, con il suo arcaico i-pad, ha chiamato il “servizio problemi stradali”, fortunatamente in un battibaleno sono arrivati 2 mini robot, che ci hanno soccorso, così, anche se in ritardo, sono entrata a scuola .


Tutti i miei amici erano già seduti ed avevano indossato il casco telematico, la lezione era cominciata! Mi sono precipitata al mio posto ed ho dovuto sopportare i 3 bip che segnalavano il mio ritardo nel collegamento. Come se non bastasse, ho dovuto subire ben 2 ore di meccanica avanzata applicata agli studi atomici, una materia che proprio non riesco a digerire!

Dopo una straziante mattinata sono ritornata a casa, dove non c’erano i miei genitori ad aspettarmi, bensì Dino, il robot-teacher, che ha massacrato anche oggi il mio prezioso pomeriggio con esercizi di fisica, tecnologia spaziale e chimica. Mi ha impedito, così, di collegarmi al new virtual game uscito da poco sul mercato... ti rendi conto? Un pomeriggio totalmente sprecato! Sarei potuta andare anche al Q-bhos, il mio centro benessere preferito, dove ci sono le meravigliose massaggiatrici robotiche, che riescono a far rilassare anche un cane stressato! Uffa, ogni giorno la stessa storia, è sempre tutto troppo programmato, non ho la libertà di cambiare gli schemi, la nostra supertecnologia non lo permette... chissà com’era vivere ai tempi del nonno Tony... forse il prezzo della libertà è stato troppo alto... però di una cosa sono sicura i ragazzi dei primi decenni del 2000 avrebbero desiderato vivere in una società super avanzata come la mia... tu che cosa ne pensi?
 

Ora, caro diario, ti saluto il mio tempo è scaduto, devo correre per il rito serale e assumere le dodici pasticche che costituiscono la mia cena! Come dice il nonno, noi giovani non sapremo mai cosa si prova a degustare un bel piatto di spaghetti al pomodoro o una bistecca con patate fritte… apprezzatissime ai suoi tempi. Non riesco proprio ad immaginare cosa voglia dire… io conosco solo la pasticca bianca, la rossa e quella gialla: non hanno né odore, né sapore.
E’ tardissimo, scappo, ciao a domani.
 

Tua Francy