Semina il panico al pronto soccorso: medici barricati nelle stanze

Caos all’ospedale: straniero dà in escandescenze, bloccato da vigilantes e polizia. Rischia una denuncia

La volante del commissariato davanti all’ospedale (foto Zeppilli)

La volante del commissariato davanti all’ospedale (foto Zeppilli)

Fermo, 3 marzo 2015 – Ha perso le staffe perché il fratello tardava ad essere dimesso e ha iniziato a seminare il panico al pronto soccorso, costringendo la triagista e il resto del personale a barricarsi dentro.

È accaduto ieri mattina e protagonista del parapiglia è stato un giovane marocchino. Erano da poco passate le sei quando l’extracomunitario – che diverse ore prima, aveva accompagnato al ‘Murri’ il fratello in stato di alterazione psicofisica – ha iniziato a reclamare per il fatto che le cure andassero troppo per le lunghe. I sanitari hanno provato a spiegargli che il giovane era ancora in corso di trattamento, che gli era stata applicata una flebo e che serviva ancora tempo prima di ultimare la somministrazione del farmaco.

Il nordafricano, per niente soddisfatto dalle motivazioni fornite, ha cominciato ad alzare la voce e in pochi attimi dalle parole è passato ai fatti: ha cercato di introdursi nei locali del pronto soccorso, tanto che infermieri e medici sono stati costretti a chiudersi dentro. A quel punto, ormai su di giri, il marocchino ha cercato di sfondare la porta a pugni. Sul posto, avvisati proprio dai sanitari, sono intervenuti gli agenti privati della Fifa Security, che dopo aver immobilizzato lo scalmanato, lo hanno portato fuori dal pronto soccorso in attesa dell’arrivo della polizia. Il giovane extracomunitario è stato identificato ed ora rischia una denuncia per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo l’intervento delle forze dell’ordine, tutto è ritornato alla normalità. L’episodio di ieri, però, è solo l’ultimo in ordine cronologico dei tanti fatti di violenza che infermieri e medici del pronto soccorso sono costretti a subire quasi quotidianamente.