Centrale di stoccaggio: Edison ricorre al Tar contro il no dellla Regione

Sant’Elpidio a Mare: impugnate anche le delibere di Comune e Provincia

L’associazione ‘Luce Viva’ alla manifestazione di protesta di San Benedetto

L’associazione ‘Luce Viva’ alla manifestazione di protesta di San Benedetto

Sant’Elpidio a Mare, 26 febbraio 2015 - Edison Stoccaggio ha presentato ricorso al Tar contro la Regione, la Provincia, il Comune di Sant’Elpidio a Mare per chiedere l’annullamento della delibera con cui la Giunta regionale, a luglio dell’anno scorso, aveva negato l’intesa Stato–Regione riguardo il conferimento della concessione di stoccaggio di gas naturale sotterraneo nel pozzo Palazzo Moroni, in località Luce.

Nel ricorso si impugnano anche le delibere del Comune dell’ottobre 2013 nelle quali si esprime il dissenso alla realizzazione delle opere relative allo stoccaggio del gas naturale a Palazzo Moroni; così come quella della Provincia di Fermo, nella quale parimenti si esprime dissenso rispetto al progetto della centrale di stoccaggio. Il ricorso è stato notificato al Comune circa un mese fa, ma a darne notizia è stato un consigliere dei ‘Democratici e Popolari’ nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, chiedendosi come mai non sia stato dato adeguato risalto a questo fatto, che ha una grande rilevanza, ed evidenziando l’azione finora svolta dall’ex assessore Marcello Diomedi, ora revocato. Finora sono stati il Comune, la Provincia e la Regione a cercare strategie per ostacolare l’iter di un progetto fortemente contestato, che aveva avuto un facile inizio per la Edison, grazie ad una sottovalutazione della questione da parte della precedente Amministrazione comunale. Si sono susseguiti ricorsi al Tar, pareri negativi, osservazioni, obiezioni e delibere.

Adesso è la Edison Stoccaggio che ricorre al Tar contro tutta una serie di provvedimenti che ostacolano i progetti in corso. Un ricorso ampiamente prevedibile, in realtà. Nel testo, la Edison Stoccaggio spiega che «il diniego di intesa è sopraggiunto come un fulmine a ciel sereno, perlomeno con riferimento all’atteggiamento fino a quel momento serbato dalla Regione. Sarebbe stato lecito attendersi che la delibera di Giunta evidenziasse qualche fatto oggettivo nuovo, in grado di spiegare un così drastico mutamento di indirizzo, ma nessuna traccia se ne rinviene nella parte motivata del provvedimento». La Edison rileva, anzi, che le motivazioni sollevate riguardano problemi già sviscerati con esiti favorevoli durante l’istruttoria e ciò fa sì che secondo la multinazionale, il vero motivo del diniego risieda «soltanto in ragioni di matrice politica e in particolare della volontà di assecondare le propensioni al rifiuto degli enti locali».

Marisa Colibazzi