Melchiorri: "Brexit e colpi di Stato, l’incertezza non ci aiuta"

Martedì assemblea di Confindustria con il presidente nazionale Boccia

Giampietro Melchiorri (foto Zeppilli)

Giampietro Melchiorri (foto Zeppilli)

Fermo, 17 luglio 2016 - Il tema scelto per la parte pubblica dell’assemblea di Confindustria Fermo, che vedrà l’esordio del neo presidente Giampietro Melchiorri, dovrà dare risposte importanti. «Quali scenari economici di crescita post Brexit?» è, appunto, l’argomento che sarà trattato dall’economista Giacomo Vaciago, intervistato da Barbara Capponi nella splendida sala di Villa Vinci, sul Girfalco, presente il presidente nazionale degli industriali, Vincenzo Boccia. L’evento è stato presentato dallo stesso Melchiorri, da Andrea Santori, past president, e dai tre neo vice presidenti Fabrizio Luciani, Angiolo Mannini e Stefano Violoni. «Da Vaciago, anche perché è la prima volta che posso ascoltarlo, mi attendo idee e progetti di crescita dopo un lungo periodo durante il quale si è continuato a parlare di sopravvivenza della nostra economia – ha detto Melchiorri - e, per questo, dico grazie a Santori che ha scelto il tema dell’assemblea».

Nel corso della presentazione dell’evento, al quale prenderanno parte gli esponenti delle istituzioni locali, dal Sindaco al Prefetto, dal presidente della Camera di commercio ai rappresentanti della Regione Marche, s’è fatto cenno anche ai nuovi scenari economici del dopo Brexit. «Almeno nell’immediato – hanno sostenuto i presenti - non ci dovrebbero essere ripercussioni negative. Il nostro export verso l’Inghilterra è di circa cento milioni di euro. Non ci resta che attendere come cambieranno i rapporti a livello monetario per toccare con mano gli effetti del Brexit». «Lavoriamo nell’incertezza – ha aggiunto il presidente Malchiorri – basta pensare che l’altra sera siamo andati a letto con il colpo di stato in atto in Turchia e la mattina successiva con le conseguenze del fallimento dello stesso. Una situazione d’incertezza che certamente non favorisce serenità alle nostre aziende».

Melchiorri ha ringraziato Santori per la nascita di un Comitato per la sicurezza che lavorerà ascoltando gli imprenditori e per rafforzare la videosorveglianza sul territorio. Angiolo Mannini ha sottolineato il momento difficile per il comparto calzaturiero, mentre Fabrizio Luciani, neo presidente della Piccola, ha parlato di un’Europa «polpetta avvelenata per l’Italia». «In un Paese che non funziona – ha aggiunto – fare l’imprenditore è quotidianamente sempre più difficile».

In chiusura, con l’auspicio che l’assemblea di martedì sia molto partecipata, il presidente Giampietro Melchiorri ha detto: «Confindustria deve tornare a essere il sindacato degli industriali, funzionerà soltanto se la politica comprenderà i nostri problemi e ci aiuterà a risolverli, in alternativa almeno ci lasci lavorare con serenità».