Fermo, 31 luglio 2010 - LUI doveva organizzare matrimoni fittizi con italiane per far prendere la cittadinanza ad alcuni indiani, le spose dovevano versargli cospicue somme ricevute per il servizio. Alla fine alcune ‘spose’ hanno incassato i soldi e sono scappate, mentre il mediatore è stato sequestrato e massacrato di botte dai suoi ‘clienti’.
 

L’intricata vicenda si è consumata a Porto Sant’Elpidio ed ha condotto alla denuncia di sette persone accusate a vario titolo di sequestro di persona, lesioni aggravate e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Cinque di queste sono state rinviate a giudizio. Si tratta di Antonino Cacciola, 48 anni di Sarnano, e di tre impiegati indiani residenti a Porto Sant’Elpidio, Baldwinter Nahal, di 34 anni, Gurpal Sihng di 37 e Vipan Kumar di 38. Le altre due indagate entrambe di Porto Sant’Elpidio, hanno invece patteggiato la pena.
 

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