Montottone (Fermo), 23 giugno 2011 – STAVA giocando nel cortile di casa sua quando un cane randagio gli si è lanciato contro, azzannandolo al volto e al collo. E’ accaduto ieri pomeriggio in un casolare di campagna, dove M.P., un bambino di tre anni, è rimasto vittima dell’aggressione dell’animale.
 

Erano circa le 15.30 e il piccolo si era recato davanti casa per giocare con il fratellino di 11 anni. I genitori, erano tranquilli nell’abitazione, sapendo che il bimbo era in compagnia e in uno spazio delimitato dal recinto, controllato per di più dal loro pastore tedesco. In un attimo però è accaduto l’imponderabile: il fratello maggiore si è allontanato momentaneamente sul retro e in quel momento un cane randagio si è introdotto nel cortile del casolare.


Da qui in poi la ricostruzione si fa piuttosto confusa, visto che, a parte la piccola vittima, ancora sotto shock e non in grado di parlare, non ci sono testimoni oculari che hanno assistito alla scena. Il cane, inferocito dal caldo e forse dalla mancanza d’acqua, potrebbe aver assalito direttamente il bambino, ma non è escluso che il piccolo sia intervenuto durante una lite tra l’animale randagio e il suo pastore tedesco.


AD ACCORGERSI per primo di quanto accaduto è stato il nonno di M.P. che, dopo aver sentito le grida del bambino, si è immediatamente precipitato in cortile, dove si è trovato di fronte alla drammatica scena. A quel punto ha tentato di difendere il nipotino, ma il cane gli è saltato addosso. E’ un cane bianco, di media taglia, che nei giorni precedenti era stato visto aggirarsi nei dintorni della casa, probabilmente attirato dal pastore tedesco femmina di proprietà della famiglia.

Il padre, dopo aver avvisato il 118, ha caricato il bimbo in auto e si è diretto verso il punto di primo soccorso di Porto San Giorgio, dove è atterrata l’eliambulanza, che ha trasportato d’urgenza il piccolo al Salesi di Ancona. Il piccolo è in gravi condizioni, ma i medici sono fiduciosi. Sul luogo dell’aggressione sono intervenuti i carabinieri della stazione di Montottone e della Compagnia di Montegiorgio, che hanno subito avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto.