Fermo, 7 gennaio 2012 - Il giallo di Roberto Straccia, il giovane studente fermano di 24 anni scomparso da Pescara il 14 dicembre scorso, potrebbe essere arrivato a una svolta tragica. Questa mattina, infatti, sugli scogli del lungomare nord di Bari è stato ritrovato un cadavere.

Dai primi rilievi, l'ipotesi che il cadavere possa essere del giovane marchigiano è sostenuta, dicono le fonti investigative, da "diversi elementi". In primis l'abbigliamento trovato addosso al corpo: pantaloncini di colore rosso con strisce laterali bianche, una giacca impermeabile tipo k-way blu e scarpe da ginnastica grigie, lo stesso abbigliamento che aveva Roberto il giorno della scomparsa.

Questi elementi sono, comunque, in fase di riscontro da parte del medico legale dell'Universita' di Bari, Gianfranco Divella. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti delle Volanti della Questura. Sono in corso le procedure di identificazione, ma che possa trattarsi del corpo di Straccia - dicono fonti vicine alle indagini riportate dall'Ansa - ci sono "concrete possibilità".

E’ stato il mare in burrasca delle ultime ore a restituire il corpo. E a lanciare l'allarme al 113 sarebbe stato un passante che avrebbe scorto il cadavere tra gli scogli nello specchio d’acqua prospiciente via Tenente Massaro, nel quartiere Palese di Bari. La salma e’ stata trasferita nell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari dove si presume verra’ compiuta l’autopsia che verra’ disposta dalla Procura della Repubblica di Bari.

L’esame esterno sul cadavere trovato sugli scogli di Bari Palese non ha fornito elementi utili all’individuazione delle cause della morte del giovane che non si esclude sia Roberto Straccia. A dare risposte certe sara’ l’autopsia disposta dal pm della Procura di Bari Baldo Pisani che sara’ compiuta non prima di lunedi’ prossimo, 9 gennaio, nell’istituto di Medicina legale del Policlinico del capoluogo.

 

La Procura apre fascicolo per istigazione al suicidio

La Procura della Repubblica di Bari ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio in relazione al cadavere trovato questa mattina in mare alla periferia della città. Il pm incaricato e’ Baldo Pisani. L’ipotesi di reato, spiegano fonti giudiziarie, e’ un atto tecnico che consente agli inquirenti di indagare sul decesso disponendo tutti gli accertamenti necessari. Restano, infatti, aperte tutte le ipotesi. Solo quando, all’esito dell’autopsia, si conosceranno le cause della morte, potrà essere chiarito l’eventuale reato su cui indagare definita la competenza sull’inchiesta. Sul caso infatti, esiste anche il fascicolo della Procura di Pescara per sequestro di persona.