Fermo, 27 agosto 2012 - QUANDO si dice bufera, fuori da qualsiasi metafora. Non era prevista dal meteo, eppure la burrasca, con tanto di tromba d’aria e onde alte fino a 4 metri, si è scatenata ieri poco prima delle 13 sul lido fermano, concentrandosi in particolar modo a Porto San Giorgio. Alle 12.30 è scattato l’allarme: in spiaggia è iniziato a volare di tutto, persino lettini e ombrelloni, e per la guardia costiera e i soccorsi in mare sono stati 60 minuti di fuoco.

Il peggio è stato scongiurato grazie al tam tam partito da Ancona un’oretta prima della bufera. La capitaneria di Porto ha potuto dirmare l’avviso di burrasca: sarebbe arrivata di lì a 30 minuti. I bagnini, ricevuto l’avviso, hanno fatto di tutto per far uscire, in alcuni casi non senza fatica, le persone dall’acqua. Una perturbazione, quella di ieri, con raffiche di vento fino a 50 nodi (100 chilometri orari ), che ha colto però alla sprovvista diverse imbarcazioni. Solo grazie al tempestivo intervento degli uomini della Capitaneria, coordinati dal comandante Giuseppe Quattrocchi per Porto San Giorgio e di Lorenzo Masci, per Civitanova, si è potuto alla fine dell’emergenza e tirare un sospiro di sollievo.
 

Il primo soccorso, ancora prima della burrasca, all’altezza della piattaforma di Porto San Giorgio alle 12.30, dove un’imbarcazione a vela di 5 metri con a bordo un velista 75enne e due sedicenni, sentito via radio l’allerta, ha chiesto l’aiuto alla motovedetta che ha agevolato il ritorno a terra per i tre. Scattata la tempesta e con la tromba d’aria a scatenare la sua furia, ecco l’allarme all’altezza del «Delfino Verde» di Porto San Giorgio. A bordo di un pattino, oramai non più governabile, si trovavano due ragazzi di 25 anni: lei atterrita dalla paura. Recuperati a bordo della motovedetta il ragazzo e la giovane, letteralmente sotto choc, gli uomini della capitaneria non hanno potuto far nulla invece per il pattino che probabilmente si sarà spiaggiato a qualche miglio di distanza.
 

IN CONTEMPORANEA, un gommone della Capitaneria di Porto, il battello pneumatico Alfa 15, comandato dal sottotenente Sandro Di Terlizzi, è stato impegnato in altre due operazioni, nelle acque di Porto Sant’Elpidio: la prima, alle 12.45, quando un turista folignate è caduto in mare scuffiando, a mezzo miglio dal camping Holiday. L’uomo è stato recuperato e trasportato al porto di Civitanova. Tempo di attraccare, e subito, alle 13.15, il gommone è ripartito per soccorrere il Calipso IV, grossa imbarcazione con a bordo 11 civitanovesi, la maggior parte esperti velisti, di cui tre in mare che non riuscivano a risalire sullo scafo (una ragazzina sui 12 anni, una donna e un giovane sui trent’anni). Un intervento complesso, vista la pioggia battente e il mare forza 4 e vento di 25 nodi: gli uomini della Capitaneria sono subito riusciti ad intercettare i tre naufraghi (da bordo era stato fortunatamente lanciata loro una zattera di salvataggio) e a riportarli sani e salvi al porto, dove sono stati affidati alle cure del 118. Per loro solo tantissima paura. L’imbarcazione, ormeggiata a Civitanova, per il forte vento non riusciva a recuperare i tre. Provvidenziale l’intervento della Capitaneria di Civitanova, che in pochi minuti ha reso operativi due mezzi di soccorso.
 

Sara Ferreri