Fermo, 7 marzo 2013 - E' morto monsignor Cleto Bellucci, arcivescovo emerito di Fermo. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118, che hanno tentato di rianimarlo. Monsignor Bellucci avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 23 aprile. Nato in Ancona nel 1921, era stato ordinato sacerdote il 27 gennaio del 1946. Eletto successivamente vescovo di Melzi e ausiliare dell'arcivescovo di Taranto il 15 marzo del 1969, era giunto a Fermo come amministratore apostolico il 22 luglio 1970. Il 21 giugno 1976 era diventato arcivescovo della piu' grande diocesi marchigiana, che nel 1997 aveva affidato al suo successore, monsignor Gennaro
Franceschetti.

L’Amministrazione Comunale esprime "profondo cordoglio" per una "personalità che ha donato una grande ricchezza culturale alla città, con il suo ministero episcopale durato oltre vent’anni, dal 1976 al 1997". Il Sindaco Nella Brambatti, appresa la notizia della scomparsa, ha manifestato la partecipazione al lutto che colpisce tutta la comunità. “Come Sindaco mi faccio portavoce di tutta la città per la scomparsa dell’Arcivescovo Emerito Monsignor Cleto Bellucci e mi unisco al cordoglio della comunità ricordandone la sua ricchezza umana, la dedizione agli studi e l’impegno profuso per tutta la Diocesi, la più grande delle Marche. Fino a pochi giorni fa lo ricordiamo sempre presente alla vita cittadina in particolare a Torre di Palme dove risiedeva. E’ una notizia che ci coglie di sorpresa e lascia un grande vuoto nei nostri cuori”.

Il cordoglio del presidente della Regione Gian Mario Spacca

“Un lutto che colpisce non solo la comunità fermana, ma tutte le Marche. Monsignor Cleto Bellucci lascia una preziosa eredità per il nostro territorio. Grazie alla sua profonda umanità ha vissuto il proprio Magistero nella vicinanza agli ultimi, amando, ed essendo riamato, la comunità della Diocesi di Fermo che ha guidato per tanti anni. Ma Monsignor Bellucci è stato anche un grande appassionato di arte, e si deve al suo instancabile lavoro la nascita del Museo diocesano di Fermo. Già presidente della Commissione della Conferenza episcopale marchigiana per i beni culturali ecclesiastici, Monsignor Bellucci ha posto al servizio della conservazione e valorizzazione del prezioso patrimonio artistico della Chiesa la sua profonda cultura. Grazie alla collaborazione con Monsignor Bellucci, la Regione ha tra l’altro dato vita ad una banca dati del patrimonio culturale marchigiano che, in pochi anni, è divenuta tra le più fornite e qualificate del Paese”.