Fermo, 24 giugno 2013 - Si chiude la triste pagina di cronaca che ruota attorno alla scomparsa, prima, e al ritrovamento del corpo senza vita del 24enne fermano Roberto Staccia.  Il gip del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, ha infatti archiviato il caso del giovane di Moresco (Fermo), scomparso da Pescara il 14 dicembre 2011, dopo essere uscito di casa per fare una corsa.

Dopo alcune settimane il suo corpo senza vita è riaffiorato sulle coste pugliesi. Era il 7 gennaio quando le speranze della famiglia e degli amici si sono infrante sugli scogli di Bari.

 Il giudice ha respinto l’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dai genitori di Roberto. La relativa udienza si era tenuta il 19 marzo scorso. La richiesta di archiviazione era stata presentata dal pm Giuseppe Bellelli.

La rabbia del papà: "Qualcuno vuole nascondere la verità"

"Sono arrabbiato, deluso e amareggiato. Non e’ stato ne’ un suicidio ne’ un incidente e, proprio per questo, vogliamo capire cosa sia successo. C’e’ qualcuno che vuole tenere nascosta la verita’, che non riesce ad emergere". Mario Straccia parla anche del gip: "Fino ad oggi ci credevo, lo avevo visto (il gip, ndr.) come una persona che cerca la verita’, ma evidentemente mi sono sbagliato’’.

Anche gli amici amareggiati dalla decisione del gip: "Le risposte che tanto attendevamo non arrivano - dice un amico - avevamo sperato fino all’ultimo in un’efficienza di un apparato che in Italia fa acqua da tutte le parti. Riconoscersi in queste istituzioni e’ difficile’’. "Siamo delusi - aggiunge - perche’ sanno benissimo che le cose non sono andate come vogliono farci credere.
Probabilmente c’e’ qualcosa di grande che non va assolutamente mosso. Quando manifestammo a Pescara, lo facemmo chiedendo chiarezza su dei punti precisi, che nessuno ha mai chiarito’’.