Sant'Elpidio (Fermo), 8 novembre 2013 - PER MASSIMO Granatelli e Patrizia Scaramazza riparte il processo in fase di udienza preliminare sul caso ‘Tod’s – Castagno’, mentre per Daniela Franceschetti è confermato il non luogo a procedere perché il ricorso nei suoi confronti è stato giudicato inammissibile: così la Corte di Cassazione sui ricorsi in appello presentati dal Pm, Andrea Vardaro, contro la sentenza del Gup del Tribunale di Fermo di un paio di anni fa, che scagionava i due dipendenti del Comune di Sant’Elpidio, Granatelli (tecnico dell’ufficio urbanistica) e Scaramazza (ex segretaria comunale) dall’accusa di abusi in atti d’ufficio. Nella discussione è rientrata in scena, su ricorso presentato dalla Tod’s (che ha fatto ricorso anche contro gli altri due) anche la figura della Franceschetti (ex dirigente dell’ufficio commercio) verso la quale, al Tribunale di Fermo, era stato dichiarato il non luogo a procedere. I ricorsi presentati dal Pm contro la sentenza andavano a toccare soprattutto l’aspetto urbanistico della vicenda che, ora, cassata la decisione del tribunale di Fermo, torna al centro di un nuovo processo.
 

NELL’ESPOSTO presentato dal Gruppo Tod’s e da cui era scaturito il processo, si denunciava che il centro commerciale Il Castagno, in zona Brancadoro (di fronte allo spaccio aziendale della Tod’s) non rispettasse le prescrizioni del Prg, nonostante la suddivisione in quattro blocchi che aveva permesso al Comune di rilasciare le licenze commerciali considerandola come media struttura di vendita, bypassando il vaglio della Regione. Sul fronte delle licenze commerciali, la Tod’s ha comunque ottenuto soddisfazione presso il Consiglio di Stato con la sentenza in cui si dichiaravano illegittime le tre licenze madri rilasciate dal Comune. Ieri Dinanzi alla Corte di Cassazione sono comparsi i legali Francesco De Minicis per Tod’s, Massimo Ortenzi per Granatelli e Scaramazza e Igor Giostra per la Franceschetti. Nel processo in corso a Fermo, lo ricordiamo, figurano anche i proprietari del Castagno, Enrico e Alberto Alici Biondi e il tecnico, Michele Le Grottaglie. «La Franceschetti esce da un incubo personale perché è stata messa in dubbio la sua integrità e la sua professionalità come funzionaria di un ente pubblico — il commento del suo legale, Giostra —. Non ha mai nutrito alcun interesse né in positivo, né in negativo sulla questione, né ha una posizione di ostilità presunta nei confronti della Tod’s o altri e esce a testa alta da questa situazione».
 

Marisa Colibazzi