Fermo, 16 marzo 2014 - COMPLETAMENTE ubriaco, si è recato a casa di una conoscente con l’intenzione di consumare un rapporto sessuale, ma lei, viste le sue condizioni, si è rifiutata di farlo entrare. Ne è scaturito un violento parapiglia in cui la ragazza, per difendersi, ha impugnato un coltello e ha colpito ripetutamente il focoso giovane. È accaduto l’altra notte in via Pascoli e protagonisti del fatto di sangue sono stati H.B.S, un tunisino di 22 anni residente a Civitanova, e R.P., una 26enne di Porto Sant’Elpidio di origini moldave.

Erano da poco passate le quattro del mattino quando il giovane tunisino, dopo aver fatto il pieno di alcol e con la mente offuscata, ha deciso di terminare la sua notte brava in compagnia femminile. Ha pensato così di andare a trovare una sua conoscente che vive a Porto Sant’Elpidio, in via Pascoli. Si è presentato alla sua porta, ha suonato e ha chiesto di poter entrare. La 26enne si è accorta subito dello stato di ubriachezza in cui versava il giovane e gli ha detto di andarsene. A quel punto la reazione del tunisino è stata tutt’altra: indispettito, ha dato una spallata alla porta e si è introdotto in casa con l’intenzione di consumare un rapporto sessuale con la sua conoscente. Lei ha cercato di dissuaderlo nuovamente, ma senza alcun esito. Quando si è accorta che le cose si stavano mettendo male, è corsa in cucina, ha afferrato un coltello e l’ha puntato contro il focoso 22enne. Lui ha cercato di disarmarla, ma lei lo ha colpito al volto, alla fronte e alla mano, facendolo caracollare a terra in un lago di sangue. Poi ha chiesto aiuto ai carabinieri.

GIUNTI immediatamente sul posto, i militari dell’Arma si sono trovati di fronte ad una scena raccapricciante e hanno subito chiesto l’intervento dei sanitari del 118 e della Croce Verde di Porto Sant’Elpidio. Il giovane tunisino, dopo le prime cure, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Fermo, dove gli sono state ricucite le ferite riportate. Alla fine le lesioni sono risultate meno gravi del previsto e il 22enne se la caverà con una prognosi di dieci giorni. Sul fatto di sangue indagano i carabinieri di Porto Sant’Elpidio, che stanno raccogliendo elementi e testimonianze per ricostruire con esattezza la dinamica della vicenda.

Fabio Castori